Prima il muro su Plastic e Sugar Tax poi le frizioni – ancora in piedi – su Autostrade. Infine, lo scontro aperto – in pieno svolgimento- con tanto di botta e risposta al veleno con il Presidente del Consiglio: Matteo Renzi, leader di IV, non fa certo sconti al Conte bis. Anzi, per molti è proprio lui la vera spina nel fianco del Governo. Altro che Matteo Salvini.
Come detto, fin da.subito ad alzare l’asticella della tensione lasciando intravedere che tutto sarebbe stato fuorchè un alleato silente e obbediente ci avevano pensato Sugar e Plastic tax, due misure mai digerite da Renzi & Co. .
Per non parlare poi del nodo – spinosissimo – sulle concessioni autostradali. Anche qui Renzi sembra aver imboccato la strada opposta rispetto all’esecutivo. Proprio poche ore fa le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno bocciato gli identici emendamenti di Italia Viva e Forza Italia che miravano ad eliminare dal Milleproroghe l’articolo che prevede nuove regole sulle concessioni autostradali indicando il percorso da seguire in caso di revoca (nella transizione la gestione passa ad Anas) e riduce le eventuali penali a carico dello Stato.La relatrice, Vittoria Baldino (M5s) e il Governo avevano espresso parere negativo su questi emendamenti.
Ultima bomba a esplodere, solo in ordine di tempo, quella sulla prescrizione che rischia di far saltare il banco.
Una due giorni da thriller per l’esecutivo mentre le indiscrezioni parlano di un Mattarella preoccupato dall’eventualità di dover intervenire ancora in caso di crisi. L’ennesima.
RENZI: ALLEATI NON SUDDITI– A poche ore dallo strappo ufficiale di Italia viva con l’assenza in Consiglio dei Ministri – che ha dato via libera alla riforma del processo penale – lodo Conte bis annesso- il clima nella maggioranza resta teso. A tenere aperto il fronte dello scontro è ancora Matteo Renzi che non ha intenzione di indietreggiare e “sfida” dialetticamente il Premier: “Se Conte vuole cacciarci faccia pure”, ha scritto su Facebook rivolgendosi al presidente del Consiglio, ribadendo di essere “alleati non sudditi”.
CONTE, PORTE APERTE – Il Premier che in un primo momento aveva replicato a muso duro, adesso sceglie toni più pacati nel tentativo di ricucire: ‘Non ho problemi con lui. Io metto da parte personalismi, le mie porte sono aperte’.
Intanto, arrivano timidi segnali dai palazzi: Italia viva ha partecipato al tavolo per scrivere il programma su salario minimo con la ministra Nunzia Catalfo. Tradotto: per ora la rottura sembra essere limitata al fronte della giustizia. In attesa di nuovi sviluppi.