E’ iniziata in salita l’avventura dell’avvocato Giuseppe Conte in casa Cinquestelle che dopo l’ascesa a dir poco trionfale degli anni passati (sembra passato un secolo) da qualche tempo a questa parte devono fare i conti con emorragia di voti e polemiche interne. L’arrivo dell’ex Presidente del Consiglio avrebbe dovuto segnare il definitivo cambio di passo aprendo a una nuova era ma il percorso è ancora pieno di ostacoli.
Neanche il tempo di sciogliere i “nodi” con Davide Casaleggio e Associazione Rousseau che il leader in pectore Conte deve trovare la quadra nel rapporto con Beppe Grillo visto che l’aria tra i due è decisamente tesa.
Conte -Grillo, tensione alle (Cinque)Stelle
Motivo del contendere ora sarebbe la bozza del nuovo Statuto che limiterebbe il raggio d’azione del Garante, cosa questa (molto) poco gradita all’ex comico genovese tanto che ieri, secondo alcune indiscrezioni stampa, si è sfiorata la rottura definitiva con Conte pronto ad andarsene per la propria strada, fondando un nuovo partito.
Segnali di pace?
Ipotesi questa allontanata ieri dallo stesso Conte durante la riunione a Palazzo Madama con i senatori pentastellati. Tutto rientrato? Ovviamente no. Secondo quanto filtrato, l’ex presidente del Consiglio avrebbe indicato la via : “piena fiducia a reciproca, altrimenti mi sfilo”.
Tradotto: l’aria insomma resta tesa anche se è notizia di pochi minuti fa, secondo quanto ricostruisce Adnkronos, che tra i due sarebbe tornato il sereno.