Aumenti Iva, parla Tria: quali sono le reali intenzioni dello Stato

Aumenti Iva e crisi di Governo: cosa aspettarsi dopo le dichiarazioni del Ministro Tria

Con la crisi di Governo diventa sempre più possibile l’ipotesi di imminenti aumenti Iva.

Lo scenario è questo: da gennaio 2020, salvo diverse disposizioni, gli aumenti dell’Imposta sul valore aggiunto scatteranno in automatico. Quello che lo stato dovrà fare per impedire che ciò accada, come è facile intuire, è dunque studiare degli interventi ad hoc, volti appunto a trovare le risorse necessarie per bloccare il rincaro.

Un aumento dell’Iva, di fatto, farebbe crescere i prezzi di beni di consumo e servizi vari (facendo gonfiare i prezzi delle bollette e accrescendo le spese di ogni famiglia). Una stangata che preoccupa molti, privati cittadini e titolari di imprese operanti in italia, perché avrebbe delle ripercussioni non indifferenti sui loro redditi.

Lo Stato per impedire che ciò accada dovrebbe quindi: studiare una valida alternativa agli aumenti Iva (o comunque una manovra che sia in grado di evitarli) e trovare le risorse necessarie per mettere in pratica le nuove direttive.  Con la crisi di Governo, però, tutto questo sembra oggi più difficile che mai. Le cose, quindi, rischiano di peggiorare.

Senza un esecutivo, e in attesa delle prossime elezioni, molti appuntamenti economici rischiano di saltare. In caso di esercizio provvisorio, inoltre, il Governo tecnico potrà solo prendere decisioni che abbiano a che fare con atti di ordinaria amministrazione. Niente interventi “straordinari” quindi, o manovre che non siano da considerare strettamente indispensabili.

Il pericolo che si corre, dunque, è che non ci siano i presupposti per mettere in atto delle manovre che blocchino gli aumenti Iva in arrivo nel 2020.

Su questo punto, però, sembra avere le idee chiare il Ministro dell’Economia Giovanni Tria. Quest’ultimo, ospite ieri al Meeting di Rimini, parlando dei conti pubblici italiani e della prossima legge di Bilancio ha voluto rassicurare tutti i presenti. Le intenzioni dello Stato circa gli aumenti dell’Iva sono chiari.

“Stiamo cercando quali sono le spese correnti che possono essere ridotte e utilizzate per evitare l’aumento dell’Iva, almeno non pienamente, e vedere in che modo si può ridurre la pressione fiscale”, ha affermato Tria a Rimini. “Nel frattempo – ha aggiunto – già nel corso dell’anno abbiamo riguadagnato spazi di manovra fiscale”.