Vaccini mRna, ai dirigenti aumenti milionari: ecco le cifre

Gli ad delle tre case farmaceutiche che hanno prodotto i due vaccini Covid più diffusi hanno guadagnato milioni di dollari con la pandemia

Gli amministratori delegati delle case farmaceutiche e di biotecnologie Pfizer, BioNTech e Moderna hanno visto durante la pandemia di Covid stipendi complessivi pari a 100 milioni di dollari. Ne dà notizia il Finacial Times, che ha fatto i conti in tasca ai ceo delle compagnie che abbiamo imparato a conoscere in questo lungo periodo caratterizzato dalla diffusione globale del coronavirus e dalla ricerca globale per un vaccino efficace.

Quanto hanno guadagnato con il Covid gli ad di Pfizer, BioNTech e Moderna

L’analisi condotta sui pacchetti remunerativi dei produttori di vaccini a mRna mostrano che l’ad di Pfizer Albert Bourla ha ricevuto compensi per 45,3 milioni di dollari tra il 2020 e il 2021. Nel biennio precedente si fermava a 27,7 milioni di dollari. La promozione a ceo è avvenuta a gennaio 2019.

Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNTech, è invece passato dagli 8,5 milioni del 2018 e del 2019 ai 30,8 milioni degli anni della pandemia. Stéphane Bancel, ad di Moderna, ha invece visto il suo compenso passare da 67,5 milioni di dollari a 31,1 milioni. Ma alla cifra vanno aggiunte le stock option (relative al biennio che ha preceduto il Covid) che poi hanno fatturato 58,6 milioni.

I numero uno delle tre aziende sono diventati miliardari, almeno su carta, anche grazie alle quote possedute nelle rispettive compagnie. Basta pensare che il prezzo delle azioni di Pfizer è aumentato del 60% negli scorsi 24 mesi, e quelli di BioNTech e Moderna sono cresciuti di almeno 5 volte rispetto al biennio precedente.

Il gruppo di analisti Airfinity ipotizza che le vendite del vaccino Comirnaty di Pfizer e BioNTech abbiano generato utili pari a 37,5 miliardi di dollari. Oltre il doppio di quelle dello Spikevax di Moderna, che invece si è fermato a 17 miliardi.

Per non perderti le ultime notizie e ricevere i nostri migliori contenuti, iscriviti gratuitamente al canale Telegram di QuiFinanza: basta cliccare qui.

 

Stipendi milionari agli ad di Pfizer, BioNTech e Moderna: piovono critiche

Gli stipendi milionari degli amministratori delegati sono giustificati dal mercato. Non sono diversi da quelli dei direttivi dei più grandi istituti bancari e finanziari, e gli investitori non sembrano avere problemi con questi numeri a sei zeri.

D’altronde i vaccini anti Covid hanno garantito all’economia di sopravvivere al duro colpo inflitto dal coronavirus e si sono rivelati un’importante fonte di capitale per diverse filiere. E quei milioni sarebbero motivati, inoltre, dalla mole di lavoro extra per fare fronte all’emergenza sanitaria che ha investito il mondo.

Gli enormi sforzi produttivi, logistici e di ricerca hanno garantito al mondo di superare la crisi. E l’impegno degli amministratori delegati è stato profumatamente remunerato. Ma sono tante le critiche piovute sugli stipendi milionari, e sugli aumenti durante gli anni della pandemia, dei tre amministratori delegati delle case farmaceutiche in prima linea contro il Sars-Cov-2.

A iniziare da chi sottolinea come tutti quei soldi avrebbero potuto fare la differenza nella distribuzione dei farmaci nel Terzo Mondo e nei Paesi che ancora oggi non riescono a raggiungere un’adeguata copertura vaccinale a causa degli elevati costi dei contratti di fornitura dei farmaci.

Se siete curiosi di sapere i numeri delle case farmaceutiche durante la pandemia, potete trovare qua i guadagni record di Pfizer e Moderna grazie ai vaccini Covid. Sono consultabili qui i guadagni relativi alla sola Pfizer. Non è andata altrettanto bene ad Astrazeneca: ecco i conti della società del discusso Vaxzevria.