Ucraina: ecco quanto l’Europa spenderà in aiuti militari

Dopo aver chiuso la spazio aereo alla Russia, l'Unione Europea si schiera con l'Ucraina e stanzia la prima tranche di aiuti militari

Continua l’avanzata russa in Ucraina, l’Europa è intenzionata a bloccare i piani di espansione di Putin, mentre è ormai certo che pesanti sanzioni saranno inflitte al Cremlino, colpevole di aver infranto trattati e leggi di diritto internazionale. L’Ue ha deciso quindi di passare all’azione, stanziando i primi aiuti militari e continuando a lavorare al piano per isolare lo zar (qui le prossime mosse)

Ma quanto spenderà l’Unione per far fronte a questa guerra? 

Quanto l’Europa spenderà in aiuti militari

Su quelli che possono essere i costi di una guerra ve ne avevamo già parlato qui, analizzando anche le conseguenti implicazioni finanziarie, economiche e commerciali per i Paesi coinvolti. Oggi, però, abbiamo una prima cifra concreta: Secondo Josep Borrell, capo della politica estera del blocco, i ministri degli esteri dell’Unione europea hanno concordato di inviare 450 milioni di euro in aiuti militari e armi all’Ucraina.

L’aiuto sarà finanziato dal Fondo europeo per la pace dell’Ue e vedrà il blocco fornire armi a un paese in guerra per la prima volta nella sua storia. Altri 50 milioni di euro saranno invece forniti per “scopi non letali”, ha detto Borrell in una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles domenica 27 febbraio 2022.

Guerra Russia – Ucraina: come verranno spesi i soldi Ue

Dopo i vari appelli del presidente Ucraino Zelensky, rimasto in Ucraina a combattere (qui la sua storia), l’Unione europea ha deciso di muoversi con un primo pacchetto di aiuti militari che, secondo le prime affermazioni di Borrell, potrebbe includere la fornitura di aerei da combattimento per l’aviazione ucraina. L’Ue ha già discusso con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba sul tipo di jet di cui l’esercito ha bisogno e, stando a quanto emerso, ci sono Stati Membri che sono già in grado di fornirli.

Inoltre, i partner europei che non vogliono essere associati al contributo di armi letali potranno astenersi o fornire un contributo parallelo di aiuti non letali.

“Il presidente Putin è responsabile di riportare la guerra in Europa”, ha affermato il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen.

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L’Europa contro Putin: le parole dure di Ursula von der Leyen

Nessuno sconto né tanto meno parole diplomatiche da parte di Ursula von der Leyen sulla decisione di Putin di attaccare l’Ucraina.

“Le truppe russe hanno invaso l’Ucraina, un paese libero e sovrano. Ancora una volta nel centro dell’Europa, donne, uomini e bambini innocenti muoiono o temono per la loro vita. Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici per giustificarlo”. ha dichiarato la presidente.

“È il presidente Putin, che sta riportando la guerra in Europa. In queste ore buie, l’Unione Europea e il suo popolo sono al fianco dell’Ucraina. Siamo di fronte a un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un paese sovrano e indipendente. L’obiettivo della Russia non è solo il Donbas, l’obiettivo non è solo l’Ucraina, l’obiettivo è la stabilità in Europa e l’intero ordine di pace internazionale. E riterremo il presidente Putin responsabile per questo”.

Pesanti sanzioni alla Russia, Stati Uniti e Unione europea si alleano

Il pacchetto di sanzioni rivolte a Putin (qui le otto mosse per fermarlo) ha come obiettivo quello di colpire settori strategici dell’economia russa, bloccando il loro accesso a tecnologie e mercati che sono fondamentali per il Paese.

Indeboliremo la base economica della Russia e la sua capacità di modernizzazione. Inoltre, congeleremo le attività russe nell’Unione europea e fermeremo l’accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei”, ha fatto sapere Ursula von der Leyen, annunciando poi l’alleanza con gli Stati Uniti.

“Siamo strettamente allineati con i nostri partner e alleati: Stati Uniti, Regno Unito, Canada, ma anche, ad esempio, Giappone e Australia. Queste sanzioni sono progettate per mettere a dura prova gli interessi del Cremlino e la loro capacità di finanziare la guerra”.