Una manovra da 23 miliardi di cui almeno 8 saranno destinati al taglio delle tasse. Il governo di Mario Draghi ha approvato all’unanimità il Documento Programmatico di Bilancio, che dovrà essere mandato adesso alla Commissione europea e che rappresenta l’ossatura della prossima Legge di Bilancio, per risorse pari all’1,2% di PIL.
Nel corso dell’ora e mezza di cabina di regia, con il ministro dell’Economia Daniele Franco e capodelegazione della maggioranza, la Lega avrebbe espresso delle riserve di natura politica sul nuovo sistema pensionistico che dovrà essere adottato a partire dal prossimo gennaio, facendo posticipare la discussione sul tema nel prossima Cdm in vista dell’approvazione della Legge di Bilancio (qui avevamo anticipato i nodi principali della Manovra).
Lo studio della Manovra, atteso per questa settimana, dovrà però essere rinviato alla prossima settimana per gli impegni nei vertici europei del presidente Draghi.
Indice
Manovra, taglio delle tasse (cuneo fiscale)
Intanto il Dpb ha delineato le misure principali che saranno contenute nel testo di legge da 23 miliardi di stanziamenti: 8 miliardi saranno dedicati al taglio del cuneo fiscale, nonostante Forza Italia e Italia Viva chiedessero un impiego maggiore di risorse (per tutte le novità contenute nel decreto fiscale appena approvato vi rimandiamo qui).
In tema lavoro il Mise ha avanzato delle proposte riguardo gli esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l’autoimprenditorialità giovanile e femminile. Rifinanziate anche le politiche di sviluppo dei settori ad alta valenza tecnologica per la difesa e la sicurezza nazionale.
Manovra, Reddito di cittadinanza
Un miliardo di risorse saranno impegnate per incrementare il Reddito di cittadinanza per il 2022, che si vanno ad unire ai fondi già previsti per complessivi 8,8 miliardi di sussidi, stessa cifra improntata quest’anno per alla necessità maggiore richiesta dalle famiglie in difficoltà per la pandemia (qui lo stanziamento nel decreto fiscale).
“Il Reddito di cittadinanza di certo non si cancella, anzi viene rifinanziato e cambiato in meglio”, ha scritto Giuseppe Conte su Facebook chiarendo che i 5 stelle si stanno battendo “per mettere più soldi in tasca ai lavoratori intervenendo sul cuneo fiscale”.
Rdc che rimane uno dei nodi da sciogliere tra le forze di maggioranza, oltre al tema delle pensioni, come testimonia il segretario della Lega Matteo Salvini: “Lavori in corso su reddito di cittadinanza e pensioni, la Lega è impegnata per tutelare i lavoratori precoci e quelli delle piccole e medie imprese del commercio e dell’artigianato. In più c’è soddisfazione per i 7 miliardi di taglio alle tasse e per la difesa dell’impianto delle pensioni: nessun ritorno alla Fornero” (qui gli scenari possibili sul superamento di Quota 100).
Manovra, Superbonus, Ecobonus e Bonus facciate
Nella prossima manovra ci sarà la proroga al 2023 del Superbonus, ma riguarderà solo i lavori per i condomini e resterebbe esclusa gli immobili unifamiliari, ville e villette.
Confermati anche Eecobonus al 65% e sconti al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green. Sparisce invece, almeno per ora, il Bonus facciate.
Nel comunicato finale di Palazzo Chigi al termine del Cdm si legge infine che in Manovra ci sarà il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.
Manovra, Bonus Tv
Rifinanziati anche il Bonus TV con uno sconto del 20% fino a un massimo di 100 euro per la rottamazione di un vecchio apparecchio e il bonus decoder.
Manovra, taglio bollette luce e gas
Ancora, tema urgente visti i rincari pesantissimi dei prezzi dell’energia, 1 miliardo di risorse viene destinato al taglio delle bollette energetiche, che dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la Manovra e la possibilità di rendere strutturale nella manovra il congedo di paternità di dieci giorni.
Manovra, pensioni
Un nulla di fatto invece riguardo al nodo delle pensioni. La Lega spinge per scongiurare gli effetti negativi di Quota 100 e rema contro un possibile ritorno della legge Fornero.
In Manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 la cosiddetta Quota 102, cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (questa ipotesi aiuterebbe più persone, come abbiamo spiegato qui). Il problema, però, è che ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone.
Nel 2023 scatterebbe poi invece Quota 104, il che permetterebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero.
Manovra, ammortizzatori sociali
Ancora da definire gli aiuti per chi perde il lavoro, ma ciò che pare chiaro nella direzione del governo è che l’obiettivo è riformare e allineare tutto, con un percorso di formazione e reinserimento analogo per i percettori di Rdc, di Naspi o di altri ammortizzatori.
Dovrebbero essere inoltre inseriti esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi.
Manovra, misure per le famiglie
Viene reso strutturale il congedo di paternità di 10 giorni.
Nuovi fondi anche per incentivare il lavoro femminile, con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità. Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell’obbligo.
Manovra, PMI
Il Mise punta infine a rifinanziare il Fondo di Garanzia per le PMI, la Nuova Sabatini (appena rifinanziata, qui come fare domanda) e i contratti di sviluppo e creare un fondo ad hoc per la transizione industriale.
Manovra, sanità
Il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia.
Manovra, scuola, ricerca e università
Viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata.
Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19. Le borse di studio per gli specializzandi in Medicina vengono portate in via permanente a 12mila l’anno.
Manovra, Regioni e enti locali
Infine, viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e vengono stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.