Nonostante i diversi periodi di lockdown e le restrizioni imposte dalla pandemia, anche nel 2021 Milano si conferma una delle città più care al mondo. Nello specifico, il capoluogo lombardo si conferma al vertice per quanto riguarda il consumo di beni e servizi associati ad una clientela facoltosa.
A rivelarlo è il ‘Global Wealth and Lifestyle Report’, un’analisi condotta con cadenza annuale da parte dei tecnici della banca svizzera Julius Baer.
Beni di lusso, ecco il paniere delle città più costose
Nella classifica delle prime 25 metropoli mondiali, Milano sale dal diciannovesimo posto del 2020 al tredicesimo posto del 2021. Una posizione che vale il sorpasso in classifica di megalopoli europee e internazionali come Barcellona, Sydney, Città del Messico e Rio de Janeiro.
Lo studio ha tenuto conto di un paniere composto dai consumi tendenzialmente ritenuti “lussuosi”: si va dalle spese sanitarie agli acquisti nel campo della tecnologia (novità di quest’anno è l’inserimento della bicicletta elettronica), dai prodotti di bellezza ai cosiddetti ‘wedding services’, fino ai più classici capi d’abbigliamento firmati. E poi i soggiorni negli hotel superior, gli acquisti di gioielleria, le etichette di vino pregiate, i viaggi e il mercato immobiliare.
Beni di lusso, l’incidenza di case e ristoranti
Sembra essere proprio quest’ultimo il fattore determinante nella scalata di Milano ai vertici mondiali. Anche in tempi di coronavirus, la richiesta di ville, case e appartamenti inseriti nella categoria ‘premium’ pare infatti non aver subito alcuna flessione significativa, confermando la città meneghina come uno dei posti maggiormente graditi da chi ama le residenze di lusso.
Ma ad attrarre facoltosi investitori è anche chiaramente il mondo enogastronomico, con particolare riferimento ai ristoranti stellati, di cui Milano risulta essere una vera e propria culla: il report rivela come il capoluogo lombardo sia al quinto posto mondiale per numero di chef premiati.
La graduatoria
Sviscerando il ranking delle prime 25 città in classifica, è possibile notare come l’Asia rimanga saldamente la regione più rappresentata – grazie anche ad una rapida ripresa dalla crisi sanitaria globale – con Shangai, Tokyo e Hong Kong a spartirsi il podio.
Da segnalare il crollo di New York, passata nel giro di un anno dalla quarta alla decima posizione. A scalzare la Grande Mela è stata la prima città europea della lista, ossia Monaco, seguita nelle prime otto da Taipei, Zurigo, Parigi e Londra.
Le città americane registrano un netto calo dei prezzi di consumo, dovuto soprattutto all’accessibilità nell’acquisto di nuove tecnologie per la presenza delle multinazionali del settore sul suolo statunitense: qui infatti la spesa maggiore rimane ancora quella legata alle assicurazioni sanitarie.
Chiudono la graduatoria la canadese Vancouver e la sudafricana Johannesburg. Di seguito la classifica completa:
- Shanghai
- Tokyo
- Hong Kong
- Monaco
- Taipei
- Zurigo
- Parigi
- Londra
- Singapore
- New York
- Bangkok
- Dubai
- Milano
- Sidney
- Barcellona
- Manila
- Francoforte
- Mosca
- Miami
- Jakarta
- San Paolo
- Mumbai
- Città del Messico
- Vancouver
- Johannesburg