Caldaie a gas, stop alla vendita dal 2029: i nuovi divieti Ue

Caldaie a gas, il regolamento Ecodesign le vieterà dal 2029. Produttori e costruttori in allarme: la norma metterà fuori mercato tutte le caldaie

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Stop alle caldaie a gas dal 2029. E’ l’ipotesi contenuta nella  la bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue (il cosiddetto Ecodesign) che sarà discussa giovedì 27 aprile durante un consultation forum della Commissione europea. Il testo definitivo dovrebbe arrivare entro quest’anno ed essere pubblicato nel 2024.

Secondo la bozza, dal 1° gennaio 2029 si dovranno eliminare dal mercato le caldaie a gas esistenti in Europa e quelle tradizionali alimentate anche da altre fonti, come l’idrogeno, e si dovrà accelerare la loro sostituzione. Resteranno sul mercato principalmente le pompe di calore elettriche e gli apparecchi ibridi (pompa di calore + caldaia a gas).

Linee guida  anticipate nel pacchetto RePower Eu

L’obiettivo era già stato anticipato nelle linee guida sul risparmio energetico del pacchetto RePower Eu. In quell’occasione l’esecutivo Ue aveva annunciato di voler arrivare all’abbandono delle caldaie a gas attraverso l’introduzione di “limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome”.

Il regolamento Ecodesign

Il regolamento Ecodesign stabilisce le specifiche per la progettazione ecocompatibile e la commercializzazione di apparecchi per il riscaldamento d’ambiente e misti di potenza termica nominale fino a 400 kW, inclusi i dispositivi di controllo della temperatura e i dispositivi solari.

La revisione all’esame in queste settimane fissa dei nuovi parametri, molto ambiziosi che, secondo i produttori italiani, nessun apparecchio oggi in commercio è in grado di soddisfare. Risulterebbero bandite anche le caldaie alimentate con gas rinnovabili.

Non coerente con la Direttiva case green

La nuova disposizione che il regolamento Ecodesign potrebbe introdurre non risulta coerente con il parere sulla Direttiva Case Green espresso dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo.

La Direttiva case green – lo ricordiamo – prevede che gli Stati membri vietino, a partire dalla data di recepimento della direttiva, l’uso di sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici sottoposti a ristrutturazioni importanti. Vieterà le caldaie a gas, anche quelle a condensazione. Saranno invece consentite pompe di calore e sistemi ibridi (costituiti da una pompa di calore elettrica e una caldaia a gas a condensazione e non annoverati tra gli impianti a combustibili fossili).

L’allarme delle associazioni

La nuova etichetta energetica pone una soglia minima di efficienza al 115%, valore che nessuna caldaia, né a gas né a idrogeno o biometano riuscirà mai a raggiungere, ad esclusione delle pompe di calore, sia elettriche che a gas o ibride. Le associazioni di settore e le imprese caldaistiche sono già in allarme.

Le caldaie a condensazione sono quelle che possono superare la soglia del 100% di rendimento, ovvero di rapporto tra energia emessa nel sistema riscaldato dalla caldaia stessa e energia consumata, sfruttando i complessi sistemi di recupero dei fumi. Ma arrivare al 115% con le fonti tradizionali è difficile e c’è da pensare che molte tecnologie saranno messe fuori mercato.

Con questi limiti quindi c’è il rischio che dal 2029 in poi sul mercato vengano ammesse solo le pompe di calore elettriche o ibride, ovvero i sistemi di riscaldamento composti da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore elettrica. La mossa comunitaria avrebbe un impatto di larghissima portata quantificabile in interventi su milioni di case in Italia.