
Torna a scendere il massimale del contante utilizzabile per i pagamenti: dal 1° luglio scorso il tetto si è ridotto da 3.000 a 2.000 euro. Fa eccezione solo il money tranfer per il quale la soglia è di 1.000 euro ed il prelevamento dal proprio conto corrente, che non costituisce transazione.
A gennaio soglia a 1.000 euro
Oltre questa soglia, la transazione dovrà essere regolata con strumenti tracciabili, ad esempio un bonifico o un assegno. Si tratta solo del primo step di un progressivo abbassamento, che porterà il massimale a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022.
Sanzioni
Per chi viola la legge sull’uso del contante sono previste pesanti sanzioni in base all’importo della transazione: per pagamenti fino a 250mila euro questa varia da 2.000 a 50mila euro; per quelli oltre tale importo va da 15.000 a 250mila euro. Sanzioni sono previste anche a carico degli intermediari che non effettuano la necessaria segnalazione (da 3.000 a 15.00 euro).
Stop banconote da 500 euro
Intanto anche la Banca Centrale Europea si muove nel solco di limitare almassimo i fenomeni di riciclaggio. Stop alle banconote da 500 euro in 17 paesi dell’area Euro. Lo aveva annunciato nel 2016 la BCE, secondo cui le banconote di Euro dal taglio più grande sarebbero un mezzo di pagamento poco sicuro, che presterebbe il fianco ad attività illegali come il riciclaggio.
In questo modo, dal 27 gennaio, le banche centrali di 17 paesi su 19 dell’Eurozona smetteranno di emettere la banconota, al fine di assicurare,una “Transizione armoniosa e per motivi logistici“. La Banca nazionale austriaca e la Banca federale tedesca continueranno a emettere queste banconote fino al 26 aprile incluso.
Le banconote, però, continueranno ad avere “corso legale” e potranno essere scambiate dalle banche centrali europee senza limiti di tempo. Ad oggi, questo particolare taglio rappresenta il 2,4% delle banconote disponibili ed il 20% del valore complessivo delle banconote in circolazione.