
Il consiglio dei ministri, riunito a palazzo Chigi, ha approvato il dl anti-frodi legato al Superbonus 110%. Stop a cessione del credito o sconto in fattura per il Superbonus stesso e per gli altri bonus edilizi se emergono “profili di rischio”. Vediamo in dettaglio le novità.
Stop frodi
Una stretta necessaria anche alla luce delle frodi registrate, ben 850 milioni erosi alle casse dello Stato in appena un anno. In cabina di regia, il presidente del Consiglio aveva rimarcato la necessità di un intervento in questa direzione, proprio per salvaguardare lo strumento del bonus edilizio. Dal cdm, dopo appena tre quarti d’ora di riunione, è infatti arrivato il via libera al provvedimento.
Sospensione fino a 30 giorni
Il Dl impone lo stop alla cessione del credito per tutti i bonus se emergono "profili di rischio" da verificare. Si prevede che l’Agenzia delle Entrate possa sospendere fino a 30 giorni gli effetti delle comunicazioni di cessione del credito, in attesa di esaminare il caso e decidere se dare il via libera. Viene esteso inoltre l’obbligo del visto di conformità - rilasciato da commercialisti e Caf - anche nel caso in cui il Superbonus 110% sia portato in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. L’obbligo non sussiste se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente. Al momento, invece, il visto è richiesto solo nel caso di cessione del credito o sconto in fattura.
Controlli sui costi
Tra le novità c’è anche un maggiore controllo sulle spese per i lavori. Si è registrato infatti un rialzo dei prezzi. Fatture gonfiate grazie al fatto che la spesa, tutta o in buona parte, è pagata dallo Stato e quindi non c’è l’incentivo a risparmiare. Il decreto dispone che vengano fissati dei listini prezzi di riferimento a cui le imprese dovranno uniformarsi.
Gli altri bonus
La prima versione della manovra manteneva in vita la cessione del credito solo per il superbonus 110%. La versione definitiva la estende per tre anni, cioè fino al 2024, a tutte le altre agevolazioni: sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e colonnine di ricarica. Il superbonus 110% per condomini ed edilizia pubblica è stato esteso fino al 2025 (ma calerà al 70% nel 2024 e al 65% l’anno dopo). Per le villette unifamiliari la proroga è fino al 2023, ma resta il limite di reddito già previsto: il supersconto varrà solo per i proprietari con Isee sotto i 25mila euro.
Non è mancato qualche malumore. Fonti di governo raccontano che il capo delegazione M5S, Stefano Patuanelli, avrebbe chiesto di trasformare il provvedimento in un emendamento, ma il premier Mario Draghi avrebbe insistito sulla necessità di dare il disco verde ad un dl ad hoc.