Riforma del catasto, Governo in bilico: 24 ore per trattare

La riforma potrebbe interessare circa 39 milioni di persone fisiche e circa 1,5 milioni dì persone giuridiche. Dopo i mal di pancia del M5s sul Superbonus, ora è la Lega a masticare amaro.

La riforma del catasto spacca la maggioranza e Forza Italia, per uscire dall’impasse, ieri ha chiesto altre 24 ore di tempo per studiare una mediazione prima del voto. L’obiettivo è presentare una proposta di emendamento che riformuli il testo della delega fiscale e superi la richiesta, firmata inizialmente da tutto il centrodestra, di stralciare dalla delega l’articolo 6 sulla riforma del catasto. I partiti di maggioranza fanno sapere di essere “ancora in alto mare” e questo, sottolineano, “non è un buon segno” soprattutto perché oggi la commissione, secondo gli accordi presi ieri pomeriggio, dovrebbe iniziare a votare partendo dal catasto.

Sono, in parte, le conseguenze dell’elezione del presidente della Repubblica. Laddove Mario Draghi, confermato a palazzo Chigi nonostante le evidenti mire quirinalizie, ha deciso di ridurre al minimo lo spazio di trattativa coi partiti tirando il più possibile dritto. Sulla questione Superbonus 110% sono stati i 5 stelle a masticare amaro, sulla questione catasto tocca a Lega e Forza Italia.

L’Aut aut di Draghi

La mappatura del catasto “deve passare”. Questo è il messaggio inviato ieri dal presidente del Consiglio Mario Draghi alle forze politiche, tramite la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra. “Se l’articolo 6 non viene approvato si ritiene conclusa l’eperienza di governo” ha annunciato in commissione Finanze la sottosegretaria di Leu, dopo che la richiesta avanzata la sera prima ai partiti di ritirare tutti gli emendamenti sul catasto è andata a vuoto.

Le reazioni dei partiti

La Lega, resta ferma sullo stralcio e la partita – secondo quanto si apprende – è tutta in mano a Matteo Salvini e a Forza Italia, partito che ha sempre fatto della battaglia sulle tasse sulla casa il suo leitmotiv. Mentre il governo traballa il tentativo di Forza Italia di rimettere mano al testo per chiarire in modo ancora più esplicito che dalla revisione della mappatura catastale non deve derivare alcun aumento delle tasse, potrebbe ricucire lo strappo incontrando il consenso della Lega. Nella proposta di Fi ci dovrebbe essere anche quella di specificare il coinvolgimento dell’Anci e delle associazioni di categoria tra cui Confedilizia che si batte fin dal primo giorno chiedendo lo stralcio.

Il nodo del catasto

Nel dettaglio l’articolo 6 della delega fiscale prevede “una modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale, al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati, e un’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal primo gennaio 2026”. Il disegno di legge presentato alla Camera il 29 ottobre scorso dal ministro dell’Economia Daniele Franco, come sottolinea l’analisi dell’impatto della regolamentazione, non produrrebbe ripercussioni fiscali dirette ma la riforma potrebbe “interessare circa 39 milioni di persone fisiche e circa 1,5 milioni dì persone giuridiche (intestatarie di immobili urbani)”.

Nell’illustrazione della proposta sono elencati principi e criteri direttivi da seguire nell’esercizio della delega, fra cui la previsione che le informazioni rilevate “non siano utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali e, comunque, per finalità fiscali”. La proposta chiarisce che i possibili effetti finanziari sul lato degli oneri di spesa potranno essere quantificati solo con la “predisposizione dei decreti delegati”. Nell’analisi di impatto si spiega poi che “la finalità prioritaria” della riforma è “consentire un maggiore controllo del patrimonio immobiliare, favorendo l’emersione di immobili non censiti ovvero censiti sulla base di rendite che non rispettano la reale consistenza’ e la destinazione degli stessi”.