Dalle proposte di trading online fatte al telefono ai banner pubblicitari che offrono guadagni facili, capita sempre più spesso di incappare in truffe in grado di mettere a serio rischio i propri risparmi. Solo negli ultimi giorni Consob ha ordinato l’oscuramento di 4 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi/prodotti finanziari. Si tratta di 3 siti di intermediazione finanziaria abusiva e di un sito mediante il quale viene svolta un’offerta di prodotti finanziari in mancanza di prospetto informativo. L’Autorità si è avvalsa dei poteri derivanti dal “decreto crescita” (legge n. 58 del 28 giugno 2019, articolo 36, comma 2-terdecies), relativamente all’oscuramento dei siti degli intermediari finanziari abusivi, nonché del potere introdotto dalla legge n. 8 del 28 febbraio 2020, articolo 4, comma 3-bis, riguardo all’oscuramento del sito mediante il quale è posta in essere l’offerta abusiva.
I siti oscurati da Consob
Gli ultimi siti oscurati dalla Consob sono: “Global News”, “Tredouxcapitalltd247”, MarkersFin Limited e Profitexpertsinc Ltd. Sale, così, 894 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019, da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. Sono in corso le attività di oscuramento dei siti da parte dei fornitori di connettività a internet che operano sul territorio italiano. Per motivi tecnici l’oscuramento effettivo potrà richiedere alcuni giorni.
Come difendersi dalle truffe
In tale scenario la Consob richiama l’attenzione dei risparmiatori sull’importanza di usare la massima diligenza al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento, adottando comportamenti di comune buon senso, imprescindibili per salvaguardare il proprio risparmio: tra questi, la verifica preventiva, per i siti che offrono servizi finanziari, che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato e, per le offerte di prodotti finanziari, che sia stato pubblicato il prospetto informativo.
Verificare se il soggetto è autorizzato
Se si viene in contatto o ci si imbatte in un sito web di un soggetto che ti propone il trading on line (ad es. su opzioni binarie e/o operazioni su forex) è necessario – sottolinea la Consob – verificare che sia autorizzato. Con l’autorizzazione il soggetto viene iscritto nell’elenco delle SIM tenuto dalla Consob. L’elenco dei soggetti autorizzati è presente sul sito della Commissione. Nel sito della Consob è possibile consultare anche l’elenco delle imprese di investimento comunitarie che operano in Italia: con succursale; in regime di libera prestazione, cioè senza succursale; e, a seguito della Brexit, è anche possibile consultare gli ulteriori elenchi delle imprese di investimento di paesi terzi (con succursale e senza succursale) autorizzate ad operare in Italia, nonché delle Imprese UK – diverse dalle banche “passaportate” in Italia – non più autorizzate ad operare in Italia dal 1/1/2021.
Verificare se il soggetto è stato già segnalato
Consultando la sezione “Avvisi ai risparmiatori” del sito della Consob è possibile verificare se nei confronti del soggetto in cui ci si è imbattuti la Consob ha pubblicato un warning e/o ha adottato un provvedimento con cui gli ordina la cessazione dell’attività svolta tramite un sito web. Un ulteriore passaggio consiste nel consultare la sezione “Warning and publications for investors” dell’ESMA (la Consob europea) e verificare se, nei confronti del soggetto in cui ti sei imbattuto, altre autorità europee omologhe alla Consob, hanno pubblicato un warning. Infine nella sezione “Investor protection – investor alerts portal” della Iosco è possibile verificare, se nei confronti del soggetto in questione altre autorità mondiali omologhe alla Consob, hanno pubblicato un warning. È importante ricordare – evidenzia la Consob – che le società non iscritte negli elenchi tenuti dalla Consob non sono imprese di investimento autorizzate. Inoltre, se non si trova la società nelle comunicazioni a tutela dei risparmiatori (“Avvisi ai risparmiatori”) potrebbe comunque trattarsi di una società che sta offrendo servizi di investimento senza le previste autorizzazioni, ma nei confronti della quale non sono stati ancora adottati provvedimenti.