Dopo l’ennesimo richiamo di Bruxelles, Roma risponde confermando che presenterà a breve il ddl per la ratifica del Mes alla Camera. L’annuncio arriva direttamente dal Ministro dell’Economia Franco che durante il Question Time assicura che l’Italia manterrà gli impegni.
Bruxelles bacchetta Roma
Siglata lo scorso anno, la Riforma del Meccanismo europeo di Stabilità è un tassello fondamentale per il rafforzamento dell’Unione bancaria e monetaria a cui lavorano da anni i ministri delle Finanze dei paesi dell’Eurozona.
Ad oggi è stata ratificata da tutti i Paesi dell’Eurozona, all’appello mancano la Germania che attende il pronunciamento della Corte costituzionale e, appunto, l’Italia.
“Il tema – ha ricordato Franco – è stato oggetto di discussioni parlamentari fin dal 2018, in diversi momenti, in assemblea e nelle commissioni parlamentari sia alla Camera che al Senato. Ad oggi 17 su 19 Stati membri hanno già completato le relative procedure di ratifica e ratificare l’accordo emendativo del Mes darà seguito agli impegni assunti dall’Italia nei confronti dei partner europei”.
Mes, riforma accende lo scontro
Fatto sta che è bastato rispolverare l’ex fondo salva Stati che, purtroppo, porta con sè lo stigma del dolorosissimo salvataggio della Grecia per riaccendere a tempo record il fuoco – mai completamente spento – delle polemiche. Una grana politica non da poco, già toccata Conte che ora si ripropone anche per il Premier Mario Draghi e per la maggioranza da lui guidata, già piuttosto farraginosa.
Sul tema, l’appoggio del Pd è cosa scontata: “le dichiarazioni del Ministro Franco chiariscono la tempistica della presentazione del disegno di legge di ratifica della riforma del Trattato Mes. Noi abbiamo sempre chiesto e continuiamo a chiedere a tutte le forze politiche grande serietà e attenzione al merito, mettendo da parte totem ideologici puramente demagogici”, dice il capogruppo democratico alla Camera, Piero De Luca.
Muro di Salvini e Meloni
Bisognerà invece fare i conti, ad esempio, con la Lega pronta a fare muro insieme a Fratelli d’Italia. Il disegno di legge per la ratifica della riforma del Mes annunciato dal ministro dell’Economia Daniele Franco “non mi sembra un’urgenza per nessuno”, dice il leader Salvini in collegamento con Radio Libertà.
“Non mi sembra proprio il momento di affrontare queste questioni. Lo avrei detto ieri, lo dico a maggior ragione oggi: occupiamoci di lavoro, di spendere bene i soldi a disposizione, però non infiliamoci in altri dibattiti e problemi, ce ne sono già abbastanza sul tavolo di nodi da risolvere”, ha aggiunto Salvini. “Il ministro Franco ha annunciato che il Governo è intenzionato a riesumare la ratifica della riforma del Trattato del Mes, contro la quale più volte questo Parlamento si è pronunciato in modo contrario. Noi non abbiamo cambiato idea: siamo pronti a respingere con tutte le nostre forze questo ennesimo tentativo di riforma di un Trattato che non fa gli interessi dell’Italia”, tuona su facebook Giorgia Meloni.
Cinquestelle divisi
E i Cinquestelle? Non è certo mistero che all’interno del Movimento ci sono da sempre posizioni diverse, alcune molto critiche secondo cui l’introduzione delle clausole di azione collettiva “single limb” aumenterebbe la probabilità di una ristrutturazione del debito pubblico. Anche per questo, probabilmente, Giuseppe Conte, che sulla riforma aveva messo la faccia rivendicando “alcune modifiche che, grazie anche al contributo dell’Italia, sono servite a migliorare un meccanismo già esistente dal 2012″, adesso prende tempo e non si dichiara esplicitamente a favore: “Vediamo le modifiche, le discuteremo, se sono sostenibili le appoggeremo”.