Mascherina obbligatoria all’aperto si o no? Facciamo chiarezza
Mascherina obbligatoria all’aperto si o no? Facciamo chiarezza
Le precisazioni di Palazzo Chigi dopo la proroga dello stato di emergenza licenziata dal CdM. Si allunga, però, l'elenco delle città che sanciscono la necessità di indossare la mascherina nel centro cittadino e nei luoghi più affollati.
15 Dicembre 2021 10:05
Fonte: Ansa
Ansa
Su proposta del premier e del Ministro della Salute Speranza, il Cdm ha approvato un decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia. Lo stato di emergenza dunque non finisce il 31 dicembre 2021, bensì prosegue fino al 31 marzo 2022.
Per effetto del provvedimento, sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e viene anche prorogata la struttura del Commissario straordinario generale Figliuolo per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza. Cosa cambia per l’utilizzo delle mascherine, al chiuso e all’aperto?
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Stato di emergenza e mascherine all'aperto
Nessun obbligo di mascherine all'aperto. Nessuna misura, spiegano fonti di Palazzo Chigi, è stata approvata in merito dal Consiglio dei Ministri. Si allunga, però, l'elenco delle città che attraverso un'ordinanza specifica sanciscono la necessità di indossare la mascherina nel centro cittadino e nei luoghi più affollati e con assembramenti. Misure valide per quanto riguarda il centro città a Milano, Bergamo, Bologna, Padova, Aosta e Venezia.
L’ipotesi era di estendere l’obbligo di mascherine all’aperto, nel periodo delle festività, all'intero territorio nazionale. Ipotesi sostenuta da alcuni esponenti dell’esecutivo in considerazione del fatto che diversi sindaci avessero già introdotto l’obbligo nei loro Comuni. Ma, come detto, in Cdm non se n'è parlato.
Stato di emegenza e ingressi dall'estero
A quanto apprende l'Adnkronos, la nuova stretta varata dal Consiglio dei ministri per frenare la nuova ondata anti-Covid si concentra su chi fa ingresso in Italia dall'estero. A volere il cambio di passo, si apprende da fonti di governo, i ministri della Salute e degli Esteri, Roberto Speranza e Luigi Di Maio. Per chi arriva anche da Paesi dall'Ue, ma non è vaccinato non sarà sufficiente mostrare il tampone negativo per circolare in Italia, ma si incorrerà nell'obbligo di quarantena. Non solo. Anche ai vaccinati verrà chiesto di mostrare l'esito di un tampone negativo.
La stretta arriverà attraverso un'ordinanza frutto dell'intesa tra i due dicasteri, Salute ed Esteri. La quarantena per i non vaccinati in arrivo in Italia dovrebbe essere di cinque giorni, mentre, per quanto riguarda gli immunizzati, dovrebbe essere sufficiente un test rapido per poter circolare nel nostro Paese.