Il matrimonio rappresenta per la maggioranza degli italiani il “Grande Giorno”, un passaggio fondamentale della propria vita, spesso propedeutico ad altri eventi familiari come la nascita di un figlio, ma affrontare questo evento ha dei costi non indifferenti e spesso le coppie non sanno neanche come affrontarli. Ma quanto costa oggi sposarsi? E quali sono i metodi più comuni di pagamento?
Le spese per il “Giorno più bello”
Le spese da affrontare per le nozze sono molte, a partire dagli abiti ed anelli, che non costano meno di 3.000 euro. Un abito sa sposa può arrivare anche a 5.000 o 10.000 euro per una creazione sartoriale.
Poi ci sono la chiesa (basta un’offerta da qualche decida di euro anche se le chiese storiche hanno un obolo più consistente), i fiori (bouquet, chiesa e ristorante) ed eventuali bomboniere, il catering che può costare dai 60 ai 200 euro a persona, l’affitto della location che a volte supera i 10.000 euro.
Ma c’è possibilità di scegliere, magari optando per il matrimonio civile ed un ristorante senza troppe pretese, rendendo così il giorno del fatidico “sì” un evento per tutte le tasche.
Il bonus matrimonio è stato proposto da vari governi e, da ultimo, anche dall’attuale governo, non senza suscitare un po’ di clamore, visto che la Lega aveva proposto di mettere sul piatto 20mila euro solo per chi si sposta in chiesa.
Il Budget medio
Secondo l’Osservatorio Compass, il costo medio per un matrimonio negli ultimi tre anni è stato di circa 20.000 euro, con un’incidenza media per l’acquisto degli abiti per gli sposi dell’11,4% (2.253 euro).
Anche più alto il budget per il centro studi Moneyfarm, che indica una media di 20-25mila euro, ma arrivare ad ipotizzare una spesa di 100mila euro nel caso si scelga una cerimonia di lusso.
Finanziamento o rate?
Una cifra importante che spesso viene affrontata ricorrendo ad un prestito personale, che però non è appannaggio di tutti e richiede adeguate garanzie e busta paga, o alla rateizzazione, che consente di dilazionare i pagamenti nel tempo. La forma più tradizionale e semplice di rateizzazione è il credito al consumo, che però presenta dei costi (spese di pratica ed interessi).
Certamente, con i tassi di interesse che salgono è preferibile scegliere una forma di pagamento più economica, che consenta di dilazionare un minimo le spese, senza dover corrispondere interessi. Oggi grazie all’eCommerce ve ne sono diverse.
Tra le formule innovative di rateizzazione si sta facendo strada la formula Buy Now Pay Later, un servizio di dilazione non onerosa dei pagamenti per il cliente, che consente sia all’interno dei negozi fisici che on-line, di acquistare beni e servizi dilazionando un pagamento di importo sino a 3.000 euro al massimo in 12 mesi, senza nessun costo aggiuntivo. Per approfondire la conoscenza di questa modalità di rateizzazione leggi qui.