Gas russo, il piano del Governo per rimpiazzarlo

Bisogna liberarsi in fretta dal gas russo, limitando i danni ma la strada è tutta in salita con il Governo che lavora su un doppio binario: vediamo quale

L’obiettivo – ampiamente dichiarato – è liberarsi in fretta dal gas russo, limitando i danni. Più facile a dirsi, ovviamente, che a farsi e strada tutta in salita con il Governo che lavora su un doppio binario: da un lato quello che è già stato ribattezzato il tour del gas, dall’altro la stretta sui condizionatori.

Il tour del gas

A complicare i piani del Premier, anche il Covid con Mario Draghi positivo asintomatico ma comunque costretto a dare forfait per la missione in Africa. , non potrà partecipare alla missione in Angola e in Congo, in programma oggi e domani, giovedì. Toccherà al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e quello della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, rappresentare Roma nei due Paesi africani.

L’urgenza è doppia: entro l’inverno bisognerà riempire gli stoccaggi per far fronte ai mesi freddi e, nel giro di 2 o 3 anni, liberarsi dalla “schiavitù” russa. E proprio in quest’ottica, saranno cruciali i nuovi accordi di fornitura con Algeria,  Congo, Angola e Mozambico, da cui l’Italia punterebbe ad ottenere circa il 50 per cento dell’energia oggi fornita da Mosca entro il 2023 (un terzo dall’Algeria e il resto dagli altri paesi, africani, compreso l’Egitto, e dal Qatar).

Il “caso” Egitto e i mal di pancia del PD

Non si ferma, dunque, la ricerca di partner diversi da quello russo per rendere l’Italia indipendente sotto il profilo energetico da Mosca. Dopo aver bussato alle porte del l’Algeria tocca all’Egitto. Ma il Pd si schiera contro l’accordo sottoscritto dal gruppo Eni con l’Egitto per la fornitura di gas naturale liquefatto: fino a 3 miliardi di metri cubi nel 2022 per aiutare l’Europa, e in particolare l’Italia, a raggiungere l’indipendenza energetica dalla Russia. Pesa il caso Regeni, in particolare sotto accusa il regime di Al-Sisi che ha impedito l’accertamento della verità sull’omicidio del giovane ricercatore friulano.

Non tardano ad arrivare le reazioni da parte di numerosi esponenti della maggioranza di governo. Dura la presa di posizione del segretario Pd Enrico Letta che sull’eventuale accordo per una fornitura di gas con l’Egitto dice: «Mi lascia moltissimi dubbi. La vicenda Regeni va oltre la singola vicenda personale drammatica, è un simbolo della necessità di difendere i diritti umani e di fare giustizia”

Condizionatori, arriva la stretta: cosa cambia da maggio

Abbassare la temperatura negli edifici pubblici riducendo l’uso dei condizionatori: è l’altra mossa, già stata ribattezzata “operazione termostato” anticipata nelle scorse ore da il Corriere della Sera che dovrebbe scattare dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023.Secondo l’operazione, nelle scuole e negli uffici le temperature non dovranno superare in inverno i 19 gradi ed essere meno di 27 gradi in estate. Multe dai 500 ai 3 mila euro per la violazione delle norme. Ovviamente, la misura non riguarderà cliniche, ospedali e case di cura.

Tutto, in questo momento, può fare la differenza. Basti pensare che, calcoli alla mano, abbassando di 1 grado la temperatura nelle abitazioni si arriverebbe a risparmiare circa il 7-8% sui consumi di gas.