Centrodestra pronto a sferrare un nuovo attacco: questa volta l’occasione “giusta” arriva dal Ddl Concorrenza. Lo dimostra la pioggia di emendamenti , in commissione Industria a Palazzo Madama (più di 1000, 250 solo sul tema spiagge e altri in arrivo) sul disegno di legge delega del governo, legato a doppio filo con gli obiettivi del PNRR e che, proprio in quest’ottica, l’esecutivo punta ad approvare in Senato entro aprile e in via definitiva entro il mese di giugno. In particolare, nel mirino della Lega ma anche di Fratelli d’Italia l’articolo 8 su taxi e Ncc.
Ddl Concorrenza, da taxi a balneari
“Il ministero delle Infrastrutture riattivi rapidamente i tavoli ministeriali per l’emanazione dei decreti attuativi su taxi e Ncc attesi ormai da 3 anni”. Questa la richiesta messa nero su bianco in una nota diffusa dai parlamentari della Lega, Simona Pergreffi (capogruppo nella commissione Lavori pubblici del Senato e prima firmataria dell’emendamento), Edoardo Rixi (responsabile nazionale Infrastrutture) ed Elena Maccanti (capogruppo nella commissione Trasporti alla Camera).
Non sarà da meno neanche Forza Italia pronta a dare battaglia serrata sui balneari: “Il tema delle imprese balneari per noi è una cifra distintiva: è una battaglia a cui teniamo molto e che portiamo avanti sin dalla direttiva Bolkestein”, ha sottolineato ieri la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Annamaria Bernini nel corso della conferenza stampa stampa di presentazione delle (contro) proposte del partito azzurro al Ddl Concorrenza sul fronte dei balneari.
“Assalto” del centrodestra
Sotto la lente di Fratelli d’Italia, invece, la riforma del trasporto pubblico locale. “Siamo contrari ad interventi sul trasporto pubblico locale non di linea nel Ddl Concorrenza”. E’ quanto hanno sottolineato i senatori di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, capogruppo in Commissione Industria, Massimo Ruspandini, responsabile nazionale del Dipartimento Trasporti e Lucio Malan, componente della commissione Affari Costituzionali, presentando un emendamento per “stralciare l’intera norma”.
Altra (l’ennesima a dire il vero) prova di forza in arrivo, dunque, per l’esecutivo guidato dal Premier Draghi dopo che la tenuta della maggioranza era stata messa a durissima prova dalla riforma del catasto sulla quale, appena pochi giorni fa, il tavolo ha seriamente rischiato di saltare.