Consumi in ripresa nonostante spauracchio guerra e inflazione

Secondo l'Osservatorio Findomestic solo il 27% degli italiani ritiene che questo sia un buon momento per fare acquisti ma le preoccupazioni non frenano i consumi

Nell’immaginario degli italiani c’è la paura della guerra (il 51% degli intervistati) e soprattutto le preoccupazioni legate all’inflazione ed alla recessione (il 71% dei rispondenti), che rendono pessimisti circa l’opportunità di effettuare acquisti di una certa importanza: solo il 27% ritiene che sia un buon momento e questa percentuale è ai livelli più bassi degli ultimi due anni.

Nonostante queste preoccupazioni, tornano a crescere le intenzioni di spesa, che abbracciano le principali categorie di beni di consumo, a partire dai mobili e senza rinunciare ai tanto sospirati viaggi, interdetti durante la pandemia. La casa in particolare fa segnare un +13,7% grazie all’effetto degli incentivi.

E’ quanto emerge dall’Osservatorio di Findomestic, la società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas, realizzato in collaborazione con Eumetra.

L’auto elettrica e le due ruote per la nuova mobilità urbana

L’annuncio di nuovi incentivi auto ha spinto le intenzioni d’acquisto di auto nuove (+13,7%), mentre sono momentaneamente “ferme” quelle per le usate (-1,9%). Tra chi pensa all’acquisto di un’auto nuova cresce la preferenza per quelle elettrificate (+13,9%). Ma sono le due ruote a registrare gli incrementi più elevati (+22,1%) soprattutto gli elettrificati ( +60,1%). Bene anche e-bike (+ 17,9%) e monopattini elettrici (+14% ).

La casa resta al centro dei desideri: boom dei mobili grazie al bonus

Continuano a fare bene i mobili, che registrano una fase di boom da oltre un anno, ed aggiungono un +21,5% ad aprile. Quasi il 40% del campione ha intenzione di acquistare arredo nei prossimi 3 mesi, ma cresce anche la propensione all’acquisto di case e appartamenti (+4,5%) e la viglia di ristrutturare (+2,7%). Bene TV o Hi-Fi (+16,4%) o i grandi elettrodomestici (+14,2%). Resta alta anche l’attenzione verso l’efficienza energetica della casa, soprattutto per i nuovi infissi (+35,3%).

Il desiderio di tornare a viaggiare

Crescono anche le intenzioni d’acquisto di viaggi e vacanze (+12,6%) a conferma della graduale, ma costante, ripartenza del settore avviata da settembre 2021. Oltre 6 intervistati su 10 hanno intenzione oggi di concedersi un viaggio nei prossimi tre mesi.

Nonostante le belle intenzioni….

A dispetto di una fotografia nel complesso positiva, le aspettative del settore commercio non sono delle più ottimistiche. L’ultimo Indicatore dei Consumi di Confcommercio di marzo segnala una variazione pari a +4,8% ed ancora mediamente inferiore dell’11,8% rispetto al periodo pre-pandemia, con i servizi legati al turismo che pagano una distanza percentuale rispetto ai livelli pre-crisi di oltre il 30%. I tempi per il completo recupero si dilatano e, secondo Confcommercio, il traguardo deve essere posticipato a fine 2023.

La tendenza al rallentamento dell’economia si è confermata anche ad aprile. Il PIL dovrebbe registrare nel mese in corso una riduzione dello 0,5% su marzo. Nel confronto annuo la variazione si attesterebbe al 2,9%. Il dato, che segue già un primo trimestre negativo, conferma di timori sulla difficoltà di raggiungere nel 2022 una crescita prossima al 3%.

“Il calo dei prezzi dell’energia e del gas e le misure di contrasto adottate dal Governo, come la riduzione temporanea dell’accisa sui carburanti, dovrebbero comportare un ridimensionamento delle dinamiche inflazionistiche per il mese di aprile”, spiega il direttore dell’Ufficio studi Mariano Bella, precisando che “il fenomeno resterebbe limitato nel tempo mentre l’inflazione supererebbe il 7% tendenziale all’inizio dell’estate, mentre in autunno, nell’ipotesi di assenza di ulteriori shock negativi, comincerebbe la fase di rientro delle tensioni su prezzi e costi”.