Caro energia, Bruxelles autorizza aiuti di Stato a imprese

Fino a 2 milioni di euro per azienda. "Il sostegno temporaneo potrebbe alleviare aumenti eccezionalmente gravi del prezzo del gas naturale e dell'elettricità, che le imprese potrebbero non essere in grado di trasferire o adattarsi a breve termine".

Sostegni alle imprese per un totale del 30% dell’aumento fino a un massimo di 2 milioni di euro: nell’ambito del nuovo quadro temporaneo degli aiuti di Stato che sarà presentato oggi, mercoledì 23 marzo, intervento della Commissione europea sul caro prezzi nell’energia che ha colpito duramente le aziende, già in sofferenza dopo la “prova” Covid.

Caro energia, aziende in ginocchio

“Il sostegno temporaneo potrebbe alleviare aumenti eccezionalmente gravi del prezzo del gas naturale e dell’elettricità, che le imprese potrebbero non essere in grado di trasferire o adattarsi a breve termine”, spiega Bruxelles nel documento. “Ciò potrebbe mitigare le conseguenze per le imprese e aiutarle a far fronte al forte aumento dei costi conseguente all’attuale crisi, nonché ridurre la pressione inflazionistica derivante dall’aumento dei prezzi dell’energia. Un ulteriore sostegno può essere giustificato per consentire il proseguimento dell’attività delle imprese ad alta intensità energetica”.

 

Bruxelles autorizza aiuti di Stato

“I costi ammissibili nell’ambito di questa misura sono calcolati sulla base dell’aumento dei costi del gas e dell’elettricità legati all’aggressione russa contro l’Ucraina, precisa ancora la Commissione.

Tetto fissato invece a 35 mila euro per agricoltura primaria, pesca e acquacoltura . “L’aiuto può essere concesso sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o altre forme quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e capitale a condizione che il valore nominale totale di tali misure non superi il massimale complessivo di 400 mila euro per impresa” e “dev’essere concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2022”.

Gas, come cambiare gli stoccaggi?

“Con i livelli dei prezzi nazionali, quello che in francese si chiama un ‘cap’, un massimale potenziale dei prezzi, sarà discusso nel fine settimana. In ogni caso, dobbiamo rafforzare la nostra serie di strumenti per proteggere i prezzi dei consumatori in periodi di crisi come questa”, aveva detto segretario di Stato francese agli affari europei, Clément Beaune nelle scorse ore, prima del Consiglio Affari generali a Bruxelles in merito ai possibili interventi sul caro energia nell’Ue sul tavolo del Consiglio europeo. “Ci sono diverse vie che sono evocate con uno stesso obiettivo che è quello di integrare meglio il nostro mercato dell’energia e di avere strumenti di regolamentazione”, ha spiegato.

Beaune ha citato quindi il tema dell’aumento degli stoccaggi, su quale “vi è un ampio consenso”, della diversificazione delle fonti energetiche e dello sviluppo delle interconnessioni, in particolare con la penisola iberica.