Boom di ordini per il BTP Italia nel primo giorno di collocamento, con il titolo che è andato a ruba fra i piccoli risparmiatori, attratti da un rendimento interessante e dalla sicurezza che i titoli di Stato italiani sempre garantiscono. La seconda giornata però sta vedendo un po’ rallentare la domanda, che potrebbe non eguagliare quella del precedente collocamento ed attestarsi sotto i 10 miliardi ipotizzati (Vedi anche le date ed i dettagli del collocamento).
Una raccolta che va calando
Nel primo giorno di trattazione, lunedì 20 giugno 2022, il BTP Italia ha raccolto circa 3,4 miliardi di euro, per un totale di 88mila contratti. Invece, il secondo giorno di trattazione sul mercato MOT di Borsa Italiana evidenzia ordini per poco più di 1,3 miliardi a metà giornata, che porta il totale sino ad ora a 4,7 miliardi.
L’asta recedente del BTP Italia si era tenuta nel 2020, l’anno della pandemia, che aveva visto gli investitori retail molto interessati al titolo, con prenotazioni complessive per 22 miliardi, di cui 14 miliardi dalla clientela retail e 8 miliardi dagli Istituzionali.
Il collocamento ai privati si chiuderà mercoledì 22 giugno 2022, poi ci sarà una giornata dedicata agli istituzionali giovedì 23 giugno, prima dell’annuncio dei risultati definitivi del collocamento.
La garanzia della BCE
Ad alimentare l’interesse sul BTP Italia concorre un rendimento interessante, in un contesto di tassi crescenti, e l’assicurazione che la BCE netterà a punto un nuovo scudo anti-spread, in grado di raffreddare gli Spread più elevati e disincentivare la speculazione.
Una garanzia che premia soprattutto i titoli di Stato italiani, che sono stati i più acquistati dalla BCE nella precedente fase pre-pandemia di acquisti selettivi in funzione anti-spread.
Perché piace il BTP Italia?
Il BTP Italia piace al pubblico retail perché è un titolo agganciato all’inflazione, una caratteristica da non sottovalutare con un tasso di crescita die prezzi che viaggia a cavallo dell’8%. In più, il BTP Italia offre un ritorno piuttosto interessante.
Il MEF ha indicato all’1,6% il tasso minimo garantito, ma il tasso definitivo sarà stabilito all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 23 giugno, e potrà essere confermato o rivisto al rialzo rispetto a quello minimo a seconda della domanda.
La caratteristica più appetibile di questa nuova emissione è il doppio premio fedeltà. Per coloro che sottoscriveranno il Titolo in questa fase e lo deterranno fino a scadenza, quindi per l’intera durata degli 8 anni, è previsto un premio fedeltà complessivo pari all’1% del capitale investito: al termine dei primi quattro anni (28 giugno 2026), il MEF corrisponderà un premio fedeltà intermedio pari allo 0,4% del capitale nominale acquistato non rivalutato; alla scadenza del titolo (28 giugno 2030), agli investitori retail che hanno continuato a detenere il titolo, sarà corrisposto un premio finale pari allo 0,6% del capitale nominale sottoscritto non rivalutato.