Bonus casa: strada in salita per proroga termini di comunicazione alle Entrate

Con il decreto Milleproroghe guadagnati 15 giorni ma gli addetti ai lavori chiedono più tempo

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Redazione

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Il decreto Milleproroghe (legge 14/2023 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio) ha fatto guadagnare 15 giorni per la comunicazione alle Entrate delle opzioni su sconto in fattura e cessioni dei crediti edilizi per il 2022 e per quella degli amministratori di condominio – si è passati dal 16 al 31 marzo – ma già si discute della possibilità di poter allungare i tempi. Dopo la stretta sulle cessioni dei crediti voluta dal Governo infatti, si fa strada infatti l’opinione tra gli operatori che serva più tempo per trasmettere i dati al Fisco che serviranno per la dichiarazione precompilata.

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Slittamento a cascata

Se venisse approvato un ulteriore rinvio le conseguenze però ricadrebbero anche su altre scadenze già fissate, a partire dal termine a partire dal quale l’Agenzia mette a disposizione la bozza di dichiarazione dei redditi. Tale termine al momento è stato fissato per domenica 30 aprile che, quest’anno, cade di domenica. Ma c’è da tenere in considerazione soprattutto il vincolo posto dalle comunicazioni dei dati a Eurostat, che devono avvenire entro il 1° aprile. Un vincolo che rende la proroga dei termini una strada in salita.

La proposta dei commercialisti

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha già inviato a Governo e Parlamento la propria proposta. Questa è infatti stata inserita nel pacchetto di proposte presentate sul Dl 11/2023 che ha previsto la stretta sulle cessioni. Tra le misure presentate c’era infatti anche quella di rivedere ulteriormente i termini per le comunicazioni. Nello specifico il CNDCEC ha proposto lo spostamento della comunicazione degli amministratori al 17 aprile 2023 e della comunicazione delle cessioni e degli sconti in fattura al 28 aprile 2023 per i dati necessari al 730 precompilato e al 16 ottobre 2023 per quelli relativi a società e titolari di partita Iva.

Precompilata a fine maggio

Se tali proposte venissero accolte, si riproporrebbero le tempistiche in vigore lo scorso anno, quando la precompilata fu resa disponibile il 23 maggio. Lo slittamento in avanti della data di messa a disposizione produrrebbe anche un automatico spostamento della data da cui sarebbe possibile accettare o modificare e poi inviare la dichiarazione precompilata che nel 2022 ha previsto lo “start” a partire dal 31 maggio).