Prende forma il dl Bollette bis che dovrebbe erogare nuovi aiuti a favore di famiglie ed imprese, per compensare l’aggravio dei costi per l’elettricità, il gas ed i carburanti, attingendo da nuove fonti di finanziamenti per evitare un nuovo scostamento di bilancio, pur previsto dalle forze di maggioranza.
Caccia ai fondi che mancano
L’obiettivo è reperire le risorse aggiuntive per finanziare il prossimo decreto a favore di famiglie ed imprese, andando oltre i 6 miliardi già previsti dal DEF e senza far ricorso ad un nuovo scostamento. Un approccio per gradi (step-by-step) che tenga conto della reale situazione d’emergenza aggravata dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni imposte alla Russia.
Sul fronte delle risorse, per ora si valutano due strade condivise fra le forze di maggioranza: gli incentivi alle rinnovabili e gli extraprofitti delle società energetiche.
Incentivi rinnovabili ed extraprofitti
Per quanto concerne gli incentivi alle rinnovabili, l’aumento del costo dell’energia andrebbe ad assottigliare la differenza di costo di produzione delle rinnovabili rispetto alle fonti più tradizionali, rendendo superfluo un sistema di incentivazione. Di qui l’idea di usare le risorse stanziate per gli incentivi per ammortizzare il peso delle bollette. Il M5S stima ottimisticamente di recuperare circa 2 miliardi, ma al momento non vi sono cifre certe.
L’altra voce riguarda la possibilità di rivedere la tassa sugli extraprofitti realizzati dalle società energetiche. La tassazione sui profitti è stata introdotta già dal decreto Ucraina Bis, ma sono a favore di una review Pd, M5S e Leu.
Il monito della BCE
Un report della BCE, intanto, ha confermato che il caro bollette sta duramente colpendo le famiglie, che intaccano i loro risparmi per saldare le fattura. Dal report emerge anche che l’esposizione delle famiglie alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia cresce al diminuire del reddito e quindi il salasso è tanto maggiore quanto più basso è il reddito. Occorrono dunque politiche fiscali selettive per eliminare queste distorsioni e sostenere i nuclei meno abbienti.
Quali aiuti?
Le nuove risorse dovrebbero finanziare gli aiuti per famiglie ed imprese: circa 1 miliardi per ammortizzare il caro materie prime su lavori pubblici ed appalti; circa 4 miliardi per allungare le misure taglia-bollette sino al terzo trimestre e portare la riduzione di 25 centesimi delle accise sino a fine giugno. Allo studio anche un pacchetto di contributi a fondo perduto selettivi a favore delle filiere più colpite dalle sanzioni alla Russia.