Un bambino italiano su tre è a rischio povertà ed esclusione. L’allarme

In Europa a rischio 19,6 mln di bambini, 1 su 4. Un dato in aumento dal 2019, complice l’effetto combinato di pandemia, guerra in Ucraina e inflazione.

La crisi economica morde famiglie e imprese, ma fino ad ora si è prestata poca attenzione alla condizione dei bambini, se non riguardo la frequenza scolastica durante i duri mesi della pandemia. Invece in Europa nel 2021 1 bambino su 4 è a rischio povertà o esclusione sociale, con un aumento dello 0,4% rispetto al 2020 e dell’1,6% rispetto al 2019 (quando il dato era pari al 22,8%), secondo i dati Eurostat. Si tratta del 24,4% dei bambini europei, che nel concreto si traduce in oltre 19,6 mln di bambini, di cui 2,85 mln solo in Italia.

Numeri che, nonostante le differenze tra i vari Paesi, evidenziano una crisi che affligge tutto il continente. E che impatta su ogni aspetto della vita dei bambini: dalle condizioni materiali all’educazione, dalle relazioni familiari allo sviluppo personale e professionale. In sostanza, la povertà priva i bambini di diritti fondamentali ma anche dell’opportunità di migliorare e di avere una crescita sana. Una situazione peggiorata dalla pandemia, che ha esacerbato diseguaglianze e vulnerabilità.

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