Come risparmiare sul riscaldamento: i consigli per ridurre costi e impatto ambientale

Ecco i consigli pratici per ridurre i consumi energetici e risparmiare sulle bollette del riscaldamento

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Sapere come risparmiare sul riscaldamento è una pratica che permette non solo di avere un impatto positivo sull’ambiente e sulle risorse energetiche, ma rappresenta anche e soprattutto un vantaggio economico per famiglie e imprese. Ad oggi il riscaldamento rappresenta difatti una delle voci di spesa più significative in bolletta e una riduzione dei consumi può portare a un notevole risparmio sui costi. Inoltre un utilizzo razionale dell’impianto di riscaldamento può contribuire ad aumentare la durata degli impianti preposti e di tutti gli altri componenti, riducendo la necessità di interventi di manutenzione o di sostituzione.

Scopri le migliori offerte su luce e gas

A tal proposito l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stilato una serie di indicazioni per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas, utili ad agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per risparmiare sul riscaldamento domestico.

Dalla manutenzione degli impianti al controllo della temperatura degli ambienti, dalla schermatura delle finestre nella notte all’installazione delle valvole termostatiche, dall’attenzione alle ore di accensione all’installazione di pannelli riflettenti tra muro e termosifone al check up della casa, la guida contiene le istruzioni operative da applicare a tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, che possono comportare un risparmio medio di 180 euro all’anno in bolletta per utenza.

Riscaldamento, le misure per risparmiare

La guida contiene diverse istruzioni operative (sia per condomini che per abitazioni) su accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento a inizio e fine stagione, sulla regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria e di mandata degli impianti per settare la temperatura interna delle abitazioni a un massimo di 19° C, salvo eccezioni. Le misure di risparmio previste per la stagione invernale hanno previsto:

  • nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici: un’ora in meno di accensione al giorno, stagione ridotta di 15 giorni;
  • la riduzione di un grado delle temperature.

Queste nuove regole, che si applicano a tutti i condomini e le abitazioni che hanno sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, se attuate dall’80% delle famiglie italiane possono comportare – mediamente in meno all’anno – un risparmio nazionale di 2,7 miliardi di metri cubi di metano e circa 180 euro in bolletta per ogni singola utenza.

Come risparmiare sul riscaldamento in base alle zone climatiche

Forse non tutti lo sanno ma l’Italia è suddivisa in 6 diverse zone climatiche che differiscono per temperature e periodo di accensione dei riscaldamenti: per legge, sia i condomini (con il riscaldamento centralizzato) che le singole abitazioni (con riscaldamento autonomo) sono tenuti a rispettare queste regole.

Le zone climatiche sono state stabilite in base alla media delle temperature giornaliere, valutando in questo modo quale sia il fabbisogno energetico per ogni area, così da ottimizzare consumi, emissioni di CO2 e impatto economico. Le zone climatiche valide per l’anno 2023/2024 sono:

  • Zona A: comprende, nello specifico, i comuni di Linosa, Lampedusa e Porto Empedocle e il periodo di accensione va dall’8 dicembre al 7 marzo, per 5 ore giornaliere.
  • Zona B: il periodo di accensione va dall’8 dicembre al 23 marzo, per 7 ore giornaliere. Rientrano in questa zona le province di Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria.
  • Zona C: il periodo di accensione oscilla tra il 22 novembre e il 23 marzo, per 9 ore giornaliere. Sono incluse in questa zona le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
  • Zona D: il periodo di accensione va dall’8 novembre al 7 aprile, per 11 ore giornaliere. In questa zona climatica si troviamo le province di Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Viterbo e Vibo Valentia.
  • Zona E: periodo di accensione tra il 22 ottobre e il 7 aprile, per 13 ore giornaliere. Sono incluse le province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza.
  • Zona F: in questa zona, che comprende le province di Cuneo, Belluno e Treno, non esistono limitazioni per il periodo di accensione né per la durata giornaliera.

Come riscaldare al meglio la casa?

Per l’avvio della stagione dei riscaldamenti, Enea ha proposto una serie di regole pratiche per scaldare al meglio le abitazioni, risparmiare sul riscaldamento e in bolletta e per salvaguardare l’ambiente abbattendo le emissioni di CO2.

Al primo posto troviamo la corretta manutenzione degli impianti, non solo in termini di minor consumo di gas ma anche di sicurezza e attenzione all’ambiente. Prima di riaccendere i riscaldamenti è poi importante eliminare l’aria presente nei tubi ed effettuare una buona pulizia dei radiatori per rimuovere i depositi che possono essersi accumulati durante la stagione estiva.

Inoltre è importante ricordare che ogni grado in più in casa rispetto al massimo di 19° C consentiti comporta un aumento del consumo fino al 10%, tenendo presente anche che la temperatura sale di 1-2° C dopo che una persona permane 30 minuti all’interno di una stanza. Un altro suggerimento importante è quello di fare un check-up energetico del proprio appartamento, affidandosi a tecnici qualificati per la valutazione dello stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento: la diagnosi consentirà di individuare eventuali interventi di miglioramento che potranno abbattere i costi anche fino al 40%.

Ecco le migliori offerte su luce e gas

Eseguire la manutenzione degli impianti

La manutenzione degli impianti di riscaldamento è fondamentale per garantirne il corretto funzionamento e per evitare inutili sprechi di energia. Un impianto pulito, senza incrostazioni o ossidazioni e regolato correttamente consuma e inquina meno, migliorando quindi la propria efficienza energetica e riducendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Inoltre è importante ricordare che chi non effettua la manutenzione del proprio impianto di riscaldamento è soggetto a una sanzione amministrativa, prevista dal DPR 74/2013, a partire da 500 euro.

Controllare la temperatura degli ambienti

La temperatura degli ambienti rappresenta uno dei fattori più importanti nella gestione del riscaldamento domestico: bastano difatti 19° C per garantire il comfort necessario all’interno dell’abitazione, evitando sprechi di energia e riducendo i costi delle bollette del gas. Inoltre, ogni grado in meno corrisponde a un risparmio del 10% sui consumi di combustibile, che si traduce in una riduzione significativa delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Dunque è sempre importante monitorare costantemente la temperatura degli ambienti e regolarla in modo da garantire il massimo comfort, senza sprecare energia.

Prestare attenzione alle ore di accensione

Le ore di accensione rappresentano un altro elemento da tenere in considerazione per risparmiare sul riscaldamento domestico, ridurre i consumi di energia e risparmiare sulle bollette del gas: le nuove regole, infatti, hanno ridotto di un’ora i tempi di accensione del riscaldamento domestico rispetto al passato. Per evitare sprechi di energia e garantire il massimo risparmio possibile è importante verificare in quale delle 6 zone climatiche d’Italia si vive e regolare di conseguenza le ore di accensione del riscaldamento, in modo da evitare di accenderlo troppo presto o tenerlo acceso troppo a lungo.

Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone

Un modo semplice ed efficace per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno dell’abitazione è l’installazione di pannelli riflettenti tra il muro e i termosifoni. In pochi forse sanno che anche un semplice foglio di carta stagnola, opportunamente posizionato, può contribuire a ridurre gli sprechi di energia e migliorare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento domestico: in questo modo, infatti, viene ridotto il calore disperso verso le pareti e viene aumentata la quantità di calore diffusa nell’ambiente interno dell’abitazione, migliorando il comfort e riducendo i costi delle bollette del gas.

Schermare le finestre durante la notte per ridurre le dispersioni

Utilizzare persiane, tapparelle o tende pesanti, soprattutto durante le ore notturne, è un modo semplice ed efficace per evitare che il calore prodotto dal riscaldamento fuoriesca attraverso le finestre. Questo accorgimento, oltre a permettere di risparmiare sul riscaldamento domestico, contribuisce anche a migliorare la privacy domestica e a proteggere la casa da eventuali intrusioni.

Evitare ostacoli davanti ai termosifoni

Posizionare tende, mobili o altri oggetti ingombranti davanti ai termosifoni impedisce il corretto irraggiamento del calore verso la stanza e può aumentare il consumo di energia necessaria per mantenere il comfort termico: la temperatura dell’aria circostante sarà dunque più bassa di quanto desiderato e la caldaia dovrà lavorare di più per mantenere il comfort termico. Ciò comporterà un aumento del consumo di energia necessaria per riscaldare la stanza, con un conseguente aumento delle spese per il riscaldamento.

Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo

Per rinnovare l’aria in una stanza è sufficiente aprire le finestre per pochi minuti: lasciarle aperte troppo a lungo può invece comportare una dispersione di calore e un aumento del consumo di combustibile o energia necessari a mantenere la temperatura ambiente. Lasciando le finestre aperte troppo a lungo si creerà difatti una vera e propria corrente d’aria che farà diminuire la temperatura in modo significativo, obbligando la caldaia a lavorare di più per mantenere la temperatura desiderata. Dunque, anche se è importante rinnovare l’aria all’interno delle stanze, sarà utile farlo in modo oculato e per pochi minuti alla volta.

In caso di necessità sarà possibile optare per l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC), che permette di rinnovare l’aria in modo costante e controllato, riducendo al minimo la dispersione di calore e il consumo di energia: in questo modo sarà possibile garantire il massimo comfort abitativo, riducendo al contempo i costi per il riscaldamento.

Check-up per valutare l’efficienza dell’impianto e dell’isolamento

In questo caso sarà utile affidarsi a un tecnico qualificato per una valutazione completa della casa, che può includere la verifica dell’impianto di riscaldamento, l’analisi dello stato di conservazione degli infissi e delle pareti e la valutazione del grado di isolamento termico. Grazie a questo accorgimento sarà possibile abbattere i consumi energetici fino al 40% e migliorare il comfort abitativo. Inoltre, alcune tipologie di interventi di riqualificazione energetica, come ad esempio l’installazione di un impianto di riscaldamento a biomassa o il miglioramento dell’isolamento termico, possono godere di agevolazioni fiscali.

Installare valvole termostatiche per risparmiare sul riscaldamento

L’installazione di valvole termostatiche sui termosifoni rappresenta una soluzione semplice ed efficace per risparmiare sul riscaldamento: basti pensare che questo semplice dispositivo consente di regolare la temperatura ambiente in modo indipendente in ogni stanza e di ridurre i consumi fino al 20%. Inoltre, per i condomini, l’installazione di valvole termostatiche è obbligatoria per legge.

Scegliere soluzioni di ultima generazione per risparmiare sul riscaldamento

La sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con uno a condensazione o con una pompa di calore ad alta efficienza energetica rappresenta una scelta vincente per risparmiare sul riscaldamento: questi impianti sono in grado di sfruttare al meglio l’energia presente nell’ambiente circostante e di trasformarla in calore per l’abitazione. Inoltre l’adozione di cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza consente di gestire il riscaldamento in modo intelligente e personalizzato, ottimizzando i consumi e riducendo le spese energetiche.

Come risparmiare sul riscaldamento autonomo

Il riscaldamento autonomo (ovvero quello che prevede l’utilizzo di una propria caldaia all’interno dell’abitazione) è uno dei principali fattori che influiscono sulla bolletta energetica delle famiglie: per questo motivo è importante adottare alcune strategie per ridurre i consumi e risparmiare sulla bolletta.

Per risparmiare sul riscaldamento autonomo in primo luogo è importante controllare regolarmente lo stato di manutenzione della caldaia, sostituendo eventuali componenti danneggiati o usurati: una caldaia non efficiente consumerà più energia elettrica e gas per funzionare, aumentando i costi di riscaldamento. Inoltre è possibile installare valvole termostatiche o termostati programmabili per regolare la temperatura delle stanze in modo preciso e ottimizzare i consumi energetici: questi dispositivi consentono difatti di impostare temperature differenti per le diverse stanze della casa (evitando dunque il riscaldamento eccessivo delle stanze poco utilizzate) e programmare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento in base alle necessità della famiglia, limitando al massimo gli sprechi.

In ultimo è possibile considerare l’installazione di un sistema di riscaldamento a pompa di calore che, come detto, utilizza l’energia presente nell’aria esterna per riscaldare la casa: questo tipo di sistema è molto efficiente dal punto di vista energetico e può ridurre significativamente i costi del riscaldamento.

Come risparmiare sul riscaldamento centralizzato

Nel caso in cui sia invece importante risparmiare sul riscaldamento centralizzato, bisognerà prestare attenzione ai consumi energetici e utilizzare l’energia in modo efficiente: una delle prime cose da fare è regolare la temperatura degli ambienti in modo razionale, evitando di mantenere una temperatura troppo elevata e in molti casi inutile (se non addirittura dannosa).

Inoltre è possibile ridurre ulteriormente i consumi energetici considerando l’acquisto di dispositivi di controllo della temperatura, come ad esempio termostati programmabili o valvole termostatiche, così da regolare la temperatura in modo più preciso e ottimizzare i consumi energetici: in questo modo si potrà evitare di riscaldare inutilmente gli ambienti in cui non si trascorre molto tempo durante il giorno, come ad esempio le camere da letto.

Infine è possibile valutare l’installazione di un sistema di contabilizzazione del calore, che consente di pagare solo per la quantità di energia effettivamente consumata: questo tipo di sistema incentiva il risparmio energetico e consente di avere un maggiore controllo sui propri consumi.

 

In collaborazione con Libero Tariffe