Mutui, da agevolazioni a scadenze: tutte le novità

Con un emendamento al decreto Milleproroghe arriva la proroga dal 31 marzo al 30 giugno del termine per presentare le domande

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Redazione

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Buone notizie in arrivo per i giovani che hanno intenzione di chiedere un mutuo.

Mutui giovani, arriva la proroga

Con un emendamento al decreto Milleproroghe riformulato dal governo è infatti arrivata la proroga dal 31 marzo al 30 giugno del termine per presentare le domande di accesso alle garanzie potenziate del Fondo di garanzia prima casa per i mutui.

Un intervento che interessa, in particolare, non solo le giovani coppie ma anche i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori o i giovani sotto i 36 anni con un contratto di lavoro atipico, ed un reddito non superiore a 40mila euro.

Effetto BCE

Intanto, secondo la simulazione di MutuiOnline l’aumento dei tassi di 50 punti da parte della Bce comporterà un rialzo della rata di un mutuo medio (140mila euro per un immobile dal valore di 200mila euro) fra i 33 e i 43 euro. Emerge anche che la forbice fra tassi variabili e fissi si sta oramai chiudendo su livelli inferiori ai 50 punti base. Sui 10 anni infatti il tasso è 3,8% nel primo caso e 4,1% nel secondo.

E così nel caso di tasso variabile a 10, 20 e 30 anni, l’importo della rata mensile per un mutuatario impiegato di 40 anni, sarebbe rispettivamente di 33, 36 e 39 euro a quota 1408, 891 e 636 euro. Nel caso invece di tasso fisso un nuovo mutuo fisso a 10 anni aumenterebbe la sua rata di 33 euro a 1424 euro, il 20 anni di 43 euro a 835 euro, il trentennale di 38 euro a 636 euro.

L’aumento dei tassi fa salire anche il rendimento, che lo Stato deve riconoscere ai sottoscrittori di Bot, Btp, Cct. Secondo le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb), l’ authority italiana dei conti pubblici, un aumento stabile del differenziale di 100 punti aumenta la spesa pubblica di 19 miliardi in tre anni: 2,5 miliardi nel 2023, 6,7 miliardi nel 2024, 10,1 miliardi nel 2025.

Corrono prestiti a famiglie

Bankitalia fa sapere che sempre con riferimento al mese di dicembre, i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti del 2,1% sui dodici mesi (3,4% nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,3% sui dodici mesi (3,7% nel mese precedente) mentre il tasso di variazione di quelli alle società non finanziarie è risultato nullo (contro il 2,7% nel mese precedente)

.Sempre a dicembre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,36% (3,55% in novembre).