Mutui, altro aumento dei tassi in arrivo. Di quanto sale la rata

Il 4 maggio nuovo incremento di 25 punti base. Rispetto all’inizio dello scorso anno l'incremento della rata è del 52%.

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Redazione

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Il mercato si attende un ulteriore aumento dei tassi nell’eurozona il 4 maggio. Il Consiglio Direttivo della Banca centrale europea (BCE) dovrebbe alzare i tassi ufficiali di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 3,25%, ma alcuni analisti non escludono la possibilità di una mossa da 50 punti base. Le misure di stress finanziario sono infatti tornate ai livelli precedenti le crisi bancarie americane, mentre i dati macroeconomici mostrano una riaccelerazione dell’attività economica e una vischiosità dell’inflazione sottostante. Si spera sia l’ultimo aumento, ma intanto vanno ancora una volta misurate le conseguenze sui prestiti e soprattutto sulle rate del mutuo. Vediamo in dettaglio di quanto potrà salire la rata.

Bce in ‘modalità restrittiva’

“La BCE è ancora in modalità restrittiva“, fa notare Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments, sottolineando che “i recenti commenti dei membri del Consiglio direttivo suggeriscono chiaramente ulteriori aumenti dei tassi. I verbali dell’ultima riunione politica hanno rivelato che alcuni membri erano preoccupati per l’ottimismo sulla riduzione dell’inflazione nelle proiezioni della BCE” e quindi “non sorprende che la presidente Lagarde abbia recentemente affermato che “c’è ancora un po’ di strada da fare”, rendendo così altamente probabile un aumento dei tassi nella riunione di questa settimana”.

Effetto sui mutui

L’incremento del costo del denaro, per chi ha un mutuo medio a tasso variabile, secondo le simulazioni di Facile.it su un finanziamento sottoscritto a gennaio 2022 di 126mila euro in 25 anni a tasso variabile, potrebbe comunque tradursi in un aumento della rata di ben 237 euro (+52%) rispetto all’inizio dello scorso anno.

La simulazione

Il tasso di partenza usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A seguito dei diversi aumenti del costo del denaro messi in atto da parte della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione, il tasso del mutuo variabile tipo è salito notevolmente arrivando a superare, ad aprile 2023, il 4,10%. Con l’ulteriore rialzo Bce dello 0,25%, la rata mensile del finanziamento preso in analisi potrebbe arrivare addirittura a 693 euro, il 52% in più rispetto a quella iniziale. “Se è vero che l’Euribor si muove in base alle aspettative dei tassi Bce, non è detto che lo faccia in modo analogo, quindi bisognerà aspettare ancora un pochino per capire come cambieranno nel concreto le rate”, spiegano gli esperti di Facile.it. “È bene ricordare, però, che l’impatto degli aumenti sarà diverso per ciascun mutuatario in base all’importo residuo del finanziamento e al numero di rate ancora da pagare: più si è vicini alla fine del piano di ammortamento, minore sarà l’effetto”.

Guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor aggiornate al 26 aprile 2023) emerge come gli aumenti potrebbero continuare ancora. Gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi non smetterà di salire raggiungendo il suo picco a settembre 2023 con un valore intorno al 3,76%; se queste previsioni fossero corrette, il tasso del mutuo medio preso in esame supererebbe la soglia psicologica del 5%, con una rata di circa 737 euro, vale a dire oltre 280 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022. Da qui in poi, sempre secondo le aspettative, la tendenza dovrebbe invertirsi e i tassi iniziare a calare tanto è vero che le quotazioni di giugno 2024 stimano l’Euribor a 3 mesi intorno al 3,22%, vale a dire una rata mensile pari a 698 euro.