Mollo tutto e apro un B&B in un faro. Ecco come partecipare al bando

Ancora due mesi per partecipare al bando aperto anche ai singoli cittadini.

Un tempo, il sogno di chi voleva fuggire dalla routine quotidiana era aprire il celebre ‘bar sulla spiaggia’, magari in una sperduta isola caraibica per dire definitivamente addio a smog, traffico e stress. Se a qualcuno fosse rimasto il pallino di cambiare vita, c’è ora un’ipotesi meno esotica, ma sicuramente di uguale fascino: il faro.
Lo stato è pronto a dare in concessione 11 fari per un periodo che va dai 6 ai 50 anni. Questi edifici sono incastonati in tratti meravigliosi delle nostre coste: si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana.

L’Agenzia del demanio cerca progetti per dare nuova – e si spera altrettanto luminosa – vita a questi luoghi: i fari possono accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.
Oggi il ‘guardiano del faro’ è una figura romantica, un ricordo letterario. Ma i fari, anche se in stato di abbandono, rimangono a vegliare sulle nostre coste e potrebbero diventare luoghi unici per promuovere l’ospitalità, la ristorazione o le attività culturali. Se volete tentare sappiate che per partecipare è necessario presentare la documentazione amministrativa, la proposta progettuale e l’offerta economica. Fatevi venire una buona idea: la proposta progettuale è valutata con punteggio pari al 60%, mentre alla proposta economica può essere assegnato un punteggio massimo del 40%.

E prima di volare (o navigare) con la fantasia, ricordiamo che il bando dà particolare attenzione alle proposte di recupero e di manutenzione dei fari; inoltre, meglio se è prevista nel progetto la ‘fruibilità pubblica’ e se la riqualificazione del faro contribuirà allo sviluppo sostenibile della zona. Inoltre, per evitare che i diversi progetti seguano ognuno la propria rotta, verrà considerata la possibilità di creare un network tra più strutture attraverso una rete di servizi e attività condivise.

Possono partecipare persone fisiche, imprese, società, associazioni, fondazioni ed è possibile presentare offerte per la concessione di uno o più fari.
Le date da segnare in calendario sono le seguenti:

  • sopralluoghi: fino al 16 dicembre 2015
  • proposizione quesiti da parte degli interessati: entro venerdì 18 dicembre 2015
  • risposte ai quesiti da parte del RUP: entro mercoledì 23 dicembre 2015
  • presentazione delle offerte: dal 12.10.2015 al 12.01.2016 ore 12.00
  • prima seduta di gara: 14 gennaio 2016 dalle ore 10

Non mancano all’estero idee imprenditoriali innovative ed ecosostenibili per l’utilizzo dei vecchi fari: in molti paesi si sono diffuse le ‘lighthouse accommodation‘.

Ecco i fari a caccia di idee:

  • Brucoli ad Augusta (SR),
  • Murro di Porco a Siracusa (SR)
  • Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)
  • Punta Cavazzi ad Ustica (PA)
  • Capo d’Orso a Maiori (SA)
  • Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA)
  • San Domino alle Isole Tremiti (FG)

Ai quali si aggiungono i quattro proposti dal Ministero della Difesa

  • Il faro di Punta del Fenaio e il faro Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR)
  • il faro Formiche di Grosseto (GR)
  • il faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).

Le modalità di assegnazione sono le stesse per tutte le strutture e anche le tempistiche. La procedura è gestita dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa.

I bandi di gara per la concessione dei fari sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il 12 ottobre 2015 con una durata di 3 mesi. Come già detto, c’è tempo fino al 12 gennaio 2016 per presentare le proprie offerte secondo le modalità indicate nell’avviso di gara.

I fari hanno segnato per secoli la rotta ai naviganti e ora attendono da questi progetti l’illuminazione per continuare a risplendere. E nell’augurare buona fortuna a chi vorrà presentare un progetto ricordiamo che anche la Statua della libertà, prima di diventare il simbolo dei New York, era un faro.

Fonte: Ecoseven.net