Caldo torrido in Italia, arriva el Niño: rischio 40 gradi

L'estate arriva in anticipo e porta con sé un ciclone bollente. Le regioni più a rischio, che supereranno i 40 gradi

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista

Giornalista pubblicista ed esperto copywriter, ho accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter

L’Italia è in preda a un clima “impazzito”, figlio di quel cambiamento climatico contro il quale si continua a far poco e lentamente. Mentre si tenta di soccorrere l’Emilia-Romagna dopo i disastri dell’alluvione che l’ha colpita, tocca guardare al ciclone di caldo torrido che sta per investire il nostro Paese. L’Italia apre le porte a el Niño e le città coinvolte sono a rischio “soffocamento”, con l’allarme 40 gradi che diventerà una triste realtà in alcuni casi.

Addio primavera: è già caldo torrido estivo

In Italia la situazione climatica muta con grande repentinità. In tutte le regioni ci si ritrova infatti a fronteggiare un netto innalzamento delle temperature, salvo poi ritrovarsi fradici e impauriti dinanzi a un improvviso alluvione, annunciato poco prima da un’improvvisa allerta meteo. Dopo aver atteso a lungo la primavera, pare sia già giunto il momento di salutarla, dal momento che l’estate non sembra intenzionata a rispettare il canonico calendario.

L’instabilità climatica registrata di recente dovrebbe durare ancora poco e di fatto diremo addio ai venti registrati in alcune regioni, con connessi cali delle temperature, soprattutto nelle ore della sera. Sta per arrivare el Niño e, per quanto possa far piacere l’idea di recarsi in anticipo in spiaggia, si tratta di un ciclone d’aria bollente che metterà a dura prova molte città, promettendo di far danni. Proviamo a proporre uno schema delle località maggiormente a rischio, così da farsi trovare pronti all’emergenza.

Arriva el Niño: città a rischio

Il bacino del Mediterraneo si ritroverà a fare i conti con el Niño, ciclone d’aria bollente proveniente dall’area del Pacifico. Ancora pochi giorni, avvertono i meteorologi, che vedono all’orizzonte non poche problematiche. Allertata la Protezione Civile, considerando come in alcune aree si toccherà quota 40 gradi, il che potrebbe aumentare il numero di malori registrati tra i cittadini delle fasce a rischio.

Nel mirino del ciclone el Niño ci sono soprattutto le regioni meridionali e le isole, anche se l’ondata coinvolgerà tutta l’Italia. Al Sud, però, il peso delle temperature in aumento potrebbe essere particolarmente sfiancante. Al caldo si aggiunge, inoltre, un incremento notevole nel tasso di umidità, il che renderà molto difficoltoso respirare quando si è all’aperto, sudati e affaticati. Cinque le regioni nelle quali scatterà l’allarme rosso: Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania.

Un durissimo colpo anche per i turisti, con le principali città italiane chiamate a mettere in atto dei sistemi di sorveglianza e soccorso. Una condizione che potrebbe durare a lungo, dalla metà di magio alla parte finale di settembre, andando a inficiare anche le temperature medie del prossimo autunno. Una prospettiva devastante per il nostro Paese e il pianeta tutto, che continua a inviarci dei messaggi d’aiuto.

Problemi nella respirazione, possibili malori e insofferenza generale sono però soltanto alcuni dei problemi cui andremo incontro. Raggiungere e superare quota 40 gradi comporta un elevato rischio incendi, che potrebbero devastare la vegetazione e numerosi habitat animali. Un effetto domino che potrebbe far collassare alcuni ambiti della produzione agricola. Non resta che attendere ma soprattutto farsi trovare pronti, per quanto possibile, consci del fatto che l’estate anticipata in arrivo nasconde dei grandi pericoli.