Il governo: “L’immigrazione ci serve”. Meloni sotto attacco da destra

Il ministro Lollobriggida è intervenuto sul tema svelando l'imprescindibilità dei flussi, il presidente del Consiglio giustifica la chiusura di Polonia e Ungheria e finisce nell'occhio del ciclone.

Come ampiamente noto, il governo in carica ha un problema di carattere pratico/ideologico con l’immigrazione. Che ha sempre avversato secondo le linee guida dei propri princìpi politici, ma che si trova a dover gestire unitamente agli altri paesi europei una volta nella stanza dei bottoni. Perché la questione è nota: l’Europa, e l’Italia in particolare, non fa più figli. E non saranno, almeno nel breve termine, gli appelli e le iniziative per la natalità a rendere sostenibile il nostro sistema di welfare. Per continuare a pagare le pensioni serve forza lavoro, e al momento la forza lavoro viene dagli immigrati. Ne ha parlato il ministro Lollobriggida, mentre la Meloni rilasciava un’intervista al Corriere della Sera in cui dava ragione agli “alleati” di Polonia e Ungheria, le cui politiche contrarie al meccanismo di redistribuzione mettono in difficoltà soprattutto l’Italia. Ne è nata un’accesa discussione a destra: “La Meloni sostiene posizioni contrarie all’interesse dell’Italia”. E’ l’atavico problema sovranista: alleati sì, ma ognuno per i propri interessi. Che raramente coincidono. Dunque che fare?

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