Guerra in Ucraina, primo incontro fra Usa e Russia. C’è trattativa?

A margine del G20 il segretario di Stato americano Blinken e il ministro degli Esteri russo Lavrov si sono parlati di persona per la prima volta dall'inizio del conflitto in Ucraina.

Foto di Paolo Viganò

Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

Usa-Russia, prove di disgelo? Non esattamente, perché le posizioni restano ferme e distanti, ma il primo colloquio faccia a faccia tra il segretario di Stato americano Anthony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov dall’inizio della guerra, tenutosi a margine del G20 a Delhi, è la dimostrazione che, almeno sotto traccia, le trattative esistono. Perché al di là del ritorno geopolitico in un senso o nell’altro, anche a Washington sanno benissimo che il conflitto non può trascinarsi per troppo tempo. I finanziamenti, in soldi e armi, a Kiev, iniziano a pesare sui conti.

L’incontro

Ciò detto, a livello di dichiarazioni ufficiali le posizioni restano ingessate. Nel corso del colloquio, secondo il funzionario, Blinken ha ribadito a Lavrov che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia “per tutto il tempo necessario”. Il segretario di Stato ha quindi invitato Mosca a riprendere la sua partecipazione al trattato sul controllo degli armamenti nucleari New Start e ha chiesto il rilascio del cittadino americano Paul Whelan.

“Ho chiesto a Lavrov di mettere fine a questa aggressione ingiusta e lavorare ad una pace durevole – ha detto Blinken – ho detto al ministro degli Esteri russo quello che l’Onu ha chiesto una settimana fa: mettete fine adesso ad una aggressione ingiusta e impegnatevi per una pace durevole. Putin – ha aggiunto il segretario di Stato americano – non ha mai mostrato interesse per la pace”.

Anche il ministero degli Esteri di Mosca ha confermato l’incontro, spiegando che Lavrov ha “conversato brevemente” con Blinken a margine del G20, ma “non ci sono stati negoziati”.

Caso Whelan

Gli Stati Uniti “hanno avanzato una proposta seria” a Mosca riguardo l’ex marine americano Paul Whelan, in carcere in Russia dal 2018 con l’accusa di spionaggio, ha dichiarato Blinken. “Ho anche sollevato la detenzione ingiusta di Paul Whelan come ho fatto in molte occasioni precedenti. Gli Stati Uniti hanno avanzato una proposta seria. Mosca dovrebbe accettarla. Siamo determinati a riportare a casa Paul e ogni altro cittadino americano ingiustamente detenuto in giro per il mondo”, ha detto il segretario di Stato Usa.

Accordo New Start

Inoltre, “ho chiesto alla Russia di revocare l’irresponsabile decisione e tornare ad applicare il New Start che impone limiti verificabili agli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia”. “L’applicazione reciproca è interesse di entrambi i nostri Paesi, ed è anche quello che le popolazioni del mondo si aspettano da noi come potenze nucleari”, ha aggiunto Blinken.

Al ministro degli Esteri russo, Blinken ha ribadito che Washington è pronta a dialogare con Mosca su questioni di controllo strategico delle armi nucleare “a prescindere di quello che succede nel mondo e nelle nostre relazioni”, ricordando come Usa ed allora Unione Sovietico negoziarono su questo durante la Guerra Fredda.

Durante una riunione dei ministri degli Esteri del G20, Blinken ha inoltre lanciato un appello alla Russia affinché accetti di prorogare l’accordo sulle esportazioni di grano ucraino, che scade il 18 marzo.