Allarme acqua potabile in Lombardia. Cosa sta succedendo

L'indagine di Greenpeace svela nuovi siti contaminati dai PFAS in Italia, inquinanti eterni pericolosi per l’ambiente e le persone. "A Milano positivo 1 campione su 3. Emergenza ambientale e sanitaria fuori controllo".

C’è un allarme in Lombardia legato al consumo di acqua. Non più per la siccità, con gli eventi climatici che si sono anzi invertiti rispetto al 2022 inondando letteralmente la Pianura Padana e in particolare l’Emilia Romagna, quanto per le sostanze presenti nelle acque destinate al consumo umano. Dove sono stati registrati notevoli livelli di Pfas (composti poli e perfluoroalchilici), sostanze chimiche artificiali, altamente persistenti e associate a numerosi problemi per la salute, tra cui alcune forme tumorali. Lo sostiene Greenpeace Italia, lanciando un allarme dopo i risultati di una indagine condotta dall’unità investigativa dell’associazione con numerose richieste di accesso agli atti (Foia) indirizzate a tutte le Ats e agli enti gestori delle acque potabili lombarde. Vediamo in dettaglio quale è la situazione.

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