Roberto Maroni

Roberto Maroni è stato un politico italiano della Lega Nord, più volte ministro e Presidente della Regione Lombardia.

Roberto Maroni
Fonte: IPA

Roberto Maroni milita nella Lega Nord fin dalla sua fondazione, venendo eletto per la prima volta in Parlamento nel 1992 e mantenendo il seggio fino al 2013. È stato Ministro dell’Interno nel primo e quarto governo Berlusconi, Ministro del Lavoro e delle politiche sociali nel secondo e nel terzo. Segretario federale della Lega Nord dal 2012 al 2013, è stato Presidente di Regione Lombardia dal 2013 al 2018.

Si è sposato nel 1983 con Emilia Macchi, con cui ha avuto tre figli: Chelo, Filippo e Fabrizio. È morto a 67 anni, il 22 novembre 2022, per un tumore al cervello.

Nome completo: Roberto Ernesto Maroni
Nascita: 15 marzo 1955
Luogo di nascita: Varese
Morte: 22 novembre 2022
Luogo di morte: Lozza (Varese)
Professioni: avvocato, politico, deputato, ministro, Presidente di regione
Partner: Emilia Macchi

BIOGRAFIA

Roberto Maroni, nato a Varese il 15 marzo 1955 e morto a Lozza (Varese) il 22 novembre 2022, è stato un politico italiano, uno degli esponenti principali della Lega Nord, di cui è stato segretario federale dal 2012 al 2013.

Dopo il diploma al liceo classico “Ernesto Cairoli” di Varese, inizia la sua militanza politica in formazioni di estrema sinistra, nell’ambito del Sessantotto e del Movimento studentesco, e fino al 1979 in Democrazia proletaria. Si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Milano per poi iniziare a lavorare come praticante avvocato e, dal 1981 al 1992, nell’ufficio legale di diverse società.

Vicino a Umberto Bossi fin dalla fondazione della Lega Nord, viene eletto per la prima volta deputato nel 1992. Più volte ministro dei governi Berlusconi, è stato Presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018. Per un tumore al cervello Roberto Maroni muore il 22 novembre 2022, all’età di 67 anni, nella sua casa a Lozza, in provincia di Varese.

CARRIERA

Roberto Maroni conosce nel 1979 Umberto Bossi, suo concittadino, con cui avvia una breve collaborazione sui temi dell’autonomismo. Dopo la fondazione della Lega Nord nel 1989, su proposta dello stesso Bossi, diventa nel 1990 segretario provinciale della Lega Lombarda a Varese e, nello stesso anno, viene eletto consigliere comunale.

L’esordio in Parlamento è nel 1992 quando, grazie all’exploit elettorale della Lega, Maroni risulta eletto alla Camera dei deputati, dove assume la carica di vicepresidente dei deputati leghisti e, poi, di capogruppo.

Nel 1994, con la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche, arrivano i primi incarichi di governo: ministro dell’Interno del primo governo Berlusconi (il primo inquilino del Viminale non democristiano dalla nascita della Repubblica), oltre che vicepresidente del Consiglio.

In occasione dell’uscita della Lega Nord dalla maggioranza e della conseguente caduta del governo Berlusconi, Maroni si oppone alla sfiducia e rimane per questo temporaneamente fuori dal partito.

Negli anni successivi Maroni è al fianco di Bossi nella svolta secessionistica. Verrà indagato per reati legati al vilipendio dell’unità nazionale e si oppone fisicamente a una perquisizione disposta dalla procura di Verona del suo ufficio in via Bellerio, sede del partito, venendo portato via in barella (per questo viene condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale).

In occasione delle elezioni politiche del 2001, Maroni partecipa come delegato leghista alla stesura del programma della nuova coalizione della Casa delle libertà (dopo che nel 1996 la Lega Nord aveva scelto di presentarsi da sola alle urne) e risulta rieletto deputato nel collegio uninominale di Varese.

Dal giugno dello stesso anno è ministro del Lavoro e delle politiche sociali nei governi Berlusconi II e III, avvalendosi anche della collaborazione di Marco Biagi, il giuslavorista assassinato dalle Nuove brigate rosse nel marzo del 2002.

Nel 2008 e fino al 2001, durante il quarto e ultimo governo Berlusconi, Maroni ricopre ancora la carica di ministro dell’Interno ed è promotore di una serie di pacchetti normativi che inaspriscono alcuni reati e ne introducono di nuovi, tra cui quello di stalking.

A seguito dello scandalo Belsito sui rimborsi elettorali e delle conseguenti dimissioni di Umberto Bossi dalla guida del partito, Maroni viene eletto segretario federale della Lega Nord durante il congresso che si tiene al Forum di Assago il primo luglio 2012.

Dopo la decisione di candidarsi alle elezioni regionali lombarde del 2013, nel gennaio 2013 lascia l’incarico di segretario del partito per poi essere sostituito da Matteo Salvini. Con il 42,8 % di preferenze, il 26 febbraio 2013 Roberto Maroni viene eletto presidente della regione Lombardia, succedendo a Roberto Formigoni e rimanendo in carica fino alla conclusione del mandato nel 2018.

VITA PRIVATA

Roberto Maroni si è sposato nel 1983 con Emilia Macchi, manager con un passato in una società del gruppo Finmeccanica, l’Alenia Aermacchi, di cui il padre è stato uno dei fondatori. I due si sono conosciuti ai tempi del liceo, al ginnasio “Ernesto Cairoli” di Varese, e hanno avuto tre figli: Chelo, Filippo e Fabrizio.

Oltre la politica, l’ex ministro ha avuto due grandi passioni: la musica e la vela. Ha suonato per l’anni l’organo hammond per la band varesina Distretto 51 & The Capric Horns e nel 2018 ha partecipato a una traversata dell’Atlantico in barca a vela. È stato un tifoso del Milan.

Nel 2021 Maroni scopre di avere un tumore al cervello, malattia che lo accompagnerà fino alla morte il 22 novembre del 2022.

INCARICHI

  • Segretario provinciale della Lega Nord di Varese dal 1990 al 1993
  • Consigliere comunale di Varese dal 1990 al 1994 e dal 1997 al 2005
  • Deputato della Repubblica italiana dal 1992 al 2013 (XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI legislatura)
  • Vicepresidente del Consiglio dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995
  • Ministro dell’Interno dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995 e dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011
  • Ministro del Lavoro e delle politiche sociali dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006
  • Segretario federale della Lega Nord dal 1° luglio 2012 al 15 dicembre 2013
  • Presidente di Regione Lombardia dal 2013 al 2018
  • Presidente della Consulta per l’attuazione del protocollo d’inteso per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato presso il ministero dell’Interno dal 2021 al 2022.

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