Validità, autenticazione e applicazione della scrittura privata

La scrittura privata costituisce, a tutti gli effetti, un atto che viene redatto e sottoscritto tra due privati. Non ha valore legale a meno che non sia autenticata da un notaio

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La scrittura privata è un atto sottoscritto da una o più parti che può assumere pieno valore legale ai sensi dell’art. 2702 del Codice Civile. Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio contratto tra privati, un documento redatto e firmato dalle parti interessate, con il quale è possibile regolare numerosi negozi giuridici. Tra le applicazioni più comuni, per esempio, la scrittura privata viene utilizzata per effettuare transazioni economiche, compravendite immobiliari, ordini di forniture e ogni altra fattispecie che possa essere regolata mediante un accordo privato tra le parti.

Valore legale della scrittura privata

La scrittura privata ha valore legale nella maggior parte dei casi ed esprime immediatamente i suoi effetti per le parti, fatti salvi i casi espressamente previsti dalla legge. Alcune specifiche fattispecie, come per esempio la donazione, non possono essere infatti regolate tramite scrittura privata ma solo mediante un atto notarile, mentre nel caso della compravendita di immobili e beni registrati l’atto ha efficacia tra le parti ma non nei confronti dei terzi, almeno fino ad avvenuta trascrizione.

Scrittura privata come prova legale

In virtù di quanto espresso dall’art. 2702 c.c. la scrittura privata non ha valore di prova legale, ma sono previsti appositi mezzi per conferire maggiore certezza alla stessa. Se colui contro il quale è prodotta ne riconosce la sottoscrizione o se la scrittura è legalmente considerata come riconosciuta, l’atto può avere infatti efficacia di prova legale.

La scrittura privata, comunque, assume valore di prova legale solo della provenienza della dichiarazione della parte che l’ha sottoscritta, mentre se si intende contestare il fatto che il sottoscrittore non abbia emesso la dichiarazione, è necessario impugnarla attraverso una querela di falso.

Riconoscimento e disconoscimento della scrittura privata

Per dare pieno valore legale alla scrittura privata, è necessario ricorrere alle azioni di riconoscimento e di autenticazione. Il riconoscimento si effettua in fase di processo civile, in maniera esplicita o tacita a seconda dei casi, mentre l’autenticazione si ha quando si provvede a richiedere l’attestazione, da parte di un notaio o di un pubblico ufficiale, del fatto che la scrittura sia stata stipulata in sua presenza. Attraverso l’autenticazione, la scrittura privata assume valore legale e viene resa certa la data della sottoscrizione.

La scrittura privata non autenticata, detta anche semplice, rappresenta dunque la libera espressione di volontà delle parti, in modo autonomo e non in presenza di un pubblico ufficiale, ma se conclusa in tale forma non potrà essere utilizzata come prova legale. Nonostante si tratti di un negozio che concretizza la volontà delle parti all’interno di una contrattazione, la scrittura privata è un atto debole sotto diversi punti di vista, in quanto ogni parte può disconoscere la propria sottoscrizione, obbligando l’altra parte a richiederne la verifica per potersi avvalere del documento non riconosciuto.

Scrittura privata di compravendita immobiliare

La scrittura privata può essere utilizzata anche in caso di compravendita immobiliare: non sono rari, infatti, i casi in cui le parti decidono di stipulare una scrittura privata per la vendita di un immobile o una scrittura privata per la vendita di un terreno agricolo. In questi casi, la legge prevede l’obbligo della forma scritta, la quale fa sì che il contratto abbia effetti reali e trasferisca la proprietà in virtù dello scambio di consenso tra le parti.

La scrittura privata per la compravendita di un immobile, tuttavia, non ha valore contro i terzi, a meno di non essere trascritta, ossia registrata presso la conservatoria dei pubblici registri immobiliari. La trascrizione permette di dirimere anche eventuali controversie sorte successivamente alla vendita, in quanto la legge dà precedenza a colui che trascrive per primo l’atto a prescindere dalla data del contratto.

È importante tuttavia notare che, sebbene il nostro ordinamento preveda la possibilità di effettuare una compravendita immobiliare attraverso una semplice scrittura privata, eventualmente sottoposta alla sola autentica delle firme da parte del notaio, questo tipo di negozio risulta particolarmente delicato ed è sempre consigliabile avvalersi di professionisti del settore per eseguire ogni passaggio nel pieno rispetto delle forme previste e senza rischi di errori od omissioni.

Modello di scrittura privata: dove trovarlo

In rete è possibile trovare diversi fac simile di scrittura privata, che permettono di redigere un documento completo e privo di errori semplicemente seguendo lo schema proposto. A seconda del tipo di contratto da chiudere, sarà possibile far riferimento ai diversi modelli, compilarli in ogni parte e sottoscriverli così come previsto dalla legge.