Quota 100, flop turnover: solo quattro lavoratori su dieci vengono sostituiti

Secondo l'Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro, il ricambio generazionale con Quota 100 si attesta intorno al 42%: su 10 lavoratori andati in pensione, i giovani assunti sono stati quattro

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Redazione

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Secondo le stime effettuate nel terzo trimestre 2019, il ricambio generazionale con Quota 100 è stato pari al 42%: vale a dire che ogni dieci lavoratori andati in pensione, sono stati soltanto quattro i giovani assunti per rimpiazzarli. Praticamente più di un posto su due è rimasto scoperto.

Un dato comunque in crescita rispetto alle precedenti stime effettuate nel mese di marzo, quando il turnover era circa al 37% e vedeva un rapporto di un giovane al lavoro ogni tre uscenti con Quota 100. Il turnover, secondo i calcoli dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro, sarebbe aumentato grazie agli ingressi dei giovani nel mercato del lavoro con un contratto di apprendistato.

“Il contratto di apprendistato risulta essere più conveniente per le aziende oggi dopo l’introduzione delle norme del decreto dignità, che hanno imposto dei limiti alle proroghe dei contratti a termine”, ha commentato il presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, Rosario De Luca.

“Il nostro Osservatorio statistico – ha dichiarato De Luca – ha incrociato i dati delle aziende che hanno perso dipendenti perché in pensione con Quota 100 con quelle che hanno assunto nuovo personale, grazie soprattutto a contratti di apprendistato”. Da questo incrocio è emerso che il tasso di sostituzione a settembre è salito al 42%, incrementando le opportunità di lavoro per i giovani.

Nel frattempo, le richieste per Quota 100 sono ancora inferiori rispetto alle aspettative che si era dato il governo precedente. A fronte di una platea di richiedenti stimata in 314mila pensionati (lavoratori autonomi, del settore privato e pubblico), le domande pervenute, secondo gli ultimi dati Inps, si attestano a circa 197mila e vedono al primo posto i lavoratori dipendenti del settore privato con circa 70mila istanze.

Risultati positivi per Claudio Durigon della Lega, secondo il quale il governo aveva stimato al massimo 290/315mila persone in pensione comprendendo non solo Quota 100, ma anche Opzione donna e Ape social.

E il tasso di sostituzione dal prossimo anno potrebbe crescere ulteriormente, secondo l’ex sottosegretario al lavoro, che ha dichiarato che “dal 1° gennaio 2020 con lo sblocco della assunzioni nella pubblica amministrazione il tasso di sostituzione con Quota 100 aumenterà, diventando 1 a 1 per legge”.