Pensioni, assegni più bassi a gennaio per un errore dell’Inps

A gennaio centomila pensionati hanno ricevuto assegni più leggeri per un errore di calcolo. L'Inps corre ai ripari

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

A gennaio circa 100mila pensionati italiani hanno ricevuto un assegno previdenziale più basso del previsto. Una riduzione dovuta a un errore dell’Inps, che in una nota ufficiale è intervenuta parlando di “anomalie sui calcoli dei rinnovi delle pensioni”, ammettendo dunque l’errore e comunicando che il rimborso avverrà automaticamente con il pagamento delle pensioni dei prossimi mesi.

Pensioni, le cause dell’errore Inps

La trattenuta di inizio anno è il risultato di un errore nei calcoli effettuati dall’Inps, ma l’Istituto se ne è reso conto solo dopo l’erogazione degli assegni, quando ormai era troppo tardi per intervenire.
L’ammanco riguarda soprattutto gli assegni che vanno dai 1.405 euro ai 2.010 euro: la riduzione è dovuta al fatto che il bonus Poletti (aumento previsto dal governo Renzi) è stato annullato per sbaglio, sopprimendo così il conguaglio del 2020, che doveva prevedere l’aumento del 2019. Come ha spiegato l’Inps, sono le pensioni “oggetto di una sentenza della Corte costituzionale” che aveva dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione per alcuni assegni e per questo era stato ricalcolato.
L’Istituto ha riconosciuto l’errore parlando di un taglio involontario di alcune decine di euro, ma i pensionati parlano di un buco di centinaia di euro sull’assegno.

Segnalazioni di errori nelle pensioni da tutta Italia

Tante le segnalazioni arrivate da tutta Italia, ma in particolare dai pensionati della regione Umbria. “Effettivamente – dice Roberto Panico, direttore dell’Inca Cgil Umbria – abbiamo riscontrato che chi aveva usufruito del cosiddetto bonus Poletti, nel ricalcolo effettuato dall’Istituto si è visto annullato il bonus del 2019, cosa che ha comportato un debito nei confronti dell’Inps, e si è visto disapplicare il bonus nel 2020, con conseguente diminuzione della pensione. Ora, l’Inps ha già riconosciuto l’errore e ha fatto sapere che provvederà a ricalcolare quanto prima tutte le pensioni, tuttavia noi suggeriamo a chi avesse riscontrato queste anomalie di rivolgersi ai nostri uffici per segnalare il singolo caso alla sede territoriale dell’istituto e accelerare così la restituzione di quanto dovuto“.

Errori nel calcolo della pensione, cosa deve fare il pensionato

L’Inps ha assicurato di aver già corretto l’errore e probabilmente il rimborso sarà aggiunto all’assegno dei prossimi mesi. Chi si è visto ridurre la pensione non deve fare nulla e attendere solo che le operazioni automatiche vadano a buon fine. Anche i sindacati fanno sapere che non serve protestare presso gli uffici Inps e nemmeno segnalare il proprio nominativo poiché l’Istituto già conosce l’elenco dei pensionati che sono stati penalizzati.