Cos’è il credito di imposta e come funziona

Il credito di imposta è un’agevolazione che le imprese possono sfruttare a loro favore. Ecco cos’è e come funziona

Foto di Gabriele Zangarini

Gabriele Zangarini

Content Specialist

Gabriele Zangarini, Content Writer freelance. Dopo 11 anni nel settore Content Specialist freelance, si occupa di produrre guide utili sul mondo dell'economia e del risparmio.

Saper gestire il credito d’imposta oggi è una delle cose più importanti per un’impresa. Che la tua sia un’azienda già strutturata o una start up in crescita devi sapere che il credito d’imposta è un’arma determinante a livello contributivo, per garantirti la possibilità di ottenere benefici attraverso finanziamenti e agevolazioni per acquisti di beni materiali o immateriali e non solo. Ecco tutto quello che devi sapere in questo approfondimento di QuiFinanza.

Credito d’imposta: cos’è

Il credito d’imposta rappresenta un credito che un contribuente, nel tuo caso la tua azienda, vanta nei confronti dello Stato. Non solo, il credito d’imposta si può vantare anche rispetto ad altri enti pubblici come, per esempio, i Comuni, l’Inail, l’Inps o le Regioni.

Come sfruttare questo credito? Generalmente il credito d’imposta viene utilizzato dalle aziende per compensare altri debiti tributari contratti nei confronti dell’erario. Ci sono però situazioni in cui il credito viene direttamente utilizzato per il pagamento dei tributi e altre in cui viene rimborsato nella dichiarazione dei redditi.

Il credito d’imposta non è un finanziamento

Uno dei fraintendimenti più frequenti in materia si presenta quando si confondono i crediti d’imposta con i finanziamenti, soprattutto nei casi in cui si trattano agevolazioni statali. In realtà tra le due nozioni c’è una grossa differenza: i crediti di imposta rappresentano la possibilità di ottenere uno sconto sulle tasse facendo valere i propri crediti nei confronti dell’erario. Al contrario i finanziamenti legati alle agevolazioni forniscono alle aziende un corrispettivo liquido, da utilizzare per l’acquisto di un bene materiale o immateriale necessario al business.

Come funziona il credito d’imposta?

Non esiste un valore predefinito del credito d’imposta. Ogni bando emesso dal Ministero, dalle Regioni o da altri enti ha un credito d’imposta specifico, determinato in termini percentuali e solitamente accompagnato da un tetto massimo della spesa sul quale calcolarlo.

Per esempio, un bando potrebbe prevedere una spesa agevolata per l’acquisto di un bene immateriale con un credito d’imposta previsto del 40% con spesa massima di 300.000 euro. Ciò significa che se l’impresa spende fino a 300.000 euro può ottenere un credito del 40% che andrà a detrarre le tasse da versare all’erario.

Ipotizziamo che, nel caso preso in esempio, la spesa della tua azienda sia di 240.000 euro. Il 40% di questa somma corrisponde a 96.000 euro, importo che può essere utilizzato per ridurre le tasse o, qualora previsto, può essere richiesta come rimborso nella dichiarazione dei redditi.

Il Piano Transizione 4.0 e i crediti di imposta

In questa fase storica hanno sicuramente un’importanza cruciale i crediti di imposta legati al Piano Transizione 4.0, un pacchetto di misure dedicate alle imprese con sede in Italia e dedite a sostenere le aziende nel passaggio all’Industria 4.0, approvate con la Legge di Bilancio 2021.

Nello specifico il credito di imposta per la Transizione 4.0 prevede delle agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali, per gli investimenti in ricerca & sviluppo, innovazione e design e per la formazione. Li analizziamo nel dettaglio.

Crediti di imposta per beni strumentali

Si tratta di un’agevolazione rivolta alle imprese che vogliono effettuare investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, dedicati all’impresa 4.0. Il credito d’imposta presenta le seguenti aliquote:

  • Beni materiali: 40% di credito d’imposta per spese inferiori a 2,5 milioni di euro e 20% di credito d’imposta per spese superiori a 2,5 milioni di euro (per un tetto massimo di 10 milioni di euro);
  • Beni immateriali: 15% di credito di imposta su un massimo di spese ammissibili di 700.000 euro.

Credito di imposta per Ricerca&Sviluppo, Innovazione e Design

I crediti di imposta del Piano Transizione 4.0 si rivolgono anche alle attività di Ricerca&Sviluppo, Innovazione e Design. Nel dettaglio il beneficio riconosciuto è del 20% su un massimo di spesa ammissibile di 4 milioni di euro.

Le aliquote cambiano nelle regioni del Centro-Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Lazio, Marche e Umbria) dove si alzano a seconda della dimensione delle imprese: 25% per le grandi imprese, 35% per le medie imprese e 45% per le piccole imprese.

Credito di imposta Formazione 4.0

Un ulteriore beneficio fiscale viene riconosciuto alle aziende che investono in attività di formazione inerenti alle materie tecnologicamente rilevanti per la transizione digitale. In questo caso le aliquote sono le seguenti:

  • 50% di credito d’imposta per le piccole imprese, fino a un limite annuale di 300.000 euro;
  • 40% di credito d’imposta per le medie imprese, fino a un limite annuale di 250.000 euro;
  • 40% di credito d’imposta per le piccole imprese, fino a un limite annuale di 250.000 euro.