Novità Isee precompilato: come funziona e a cosa stare attenti

Scopriamo come utilizzare ottenere l'Isee attraverso la DSU precompilata. Tutti i passaggi per non commettere errori

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Come il 730, anche l’Isee precompilato era nato dalla necessità di facilitare e velocizzare le procedure burocratiche dei cittadini. E in effetti, da parte dei contribuenti italiani, era stato salutato con un timido entusiasmo. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a procedure per certi versi ancora più complesse e macchinose di prima.

Dopo averlo annunciato per diverso tempo, l’Inps è riuscito a mettere a disposizione l’Isee precompilato, che permette di completare una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) in parte già compilata da Inps e Agenzia delle entrate.

Isee precompilato, come compilarlo

Cerchiamo di capire come muoverci correttamente e andare ad utilizzare l’Isee precomilato..

Per accedere al servizio di presentazione della DSU precompilata occorre utilizzare le credenziali SPID, CIE o CNS. Qui cominciano i primi problemi perché, come spesso accade sul sito Inps, trovare la prestazione o il servizio che ci serve è un’impresa non indifferente. Il consiglio è quello di scrivere nella banda di ricerca interna del sito “Isee precompilato” e tra i risultati cliccare sul servizio “Isee precompilato”.

DSU integrale o mini: quale scegliere

A questo punto si arriva al portale dedicato dove ci sono tutorial e FAQ, per iniziare la DSU dovete cliccare su “acquisizione”. Dopo aver accettato l’informativa sui dati personali, si arriva alla scelta di compilazione tra DSU integrale e DSU mini, che è la versione semplificata. Dovete scegliere la DSU integrale se:

  • dovete chiedere prestazioni per il diritto allo studio universitario o connesse a dottorati di ricerca;
  • nel nucleo familiare sono presenti disabili o persone non autosufficienti;
  • nel nucleo familiare i genitori non sono sposati e non convivono;
  • nel nucleo familiare sono presenti persone che non devono presentare la dichiarazione dei redditi o per le quali gli adempimenti tributari sono sospesi per eventi eccezionali.

Quali prestazioni scegliere

Quando avete scelto il modello da utilizzare, dovete dichiarare per quali prestazioni state facendo la richiesta dell’Isee scegliendo tra:

  • i “servizi alla persona/reddito e casa/Agevolate minorenni” (ad esempio per esenzione al ticket sanitario, carta acquisti, mense scolastiche…);
  • “socio sanitarie disabili” rivolte ai maggiorenni disabili o con limitazione dell’autonomia;
  • “residenziali” (ad esempio prestazioni assistenziali-RSA e ricoveri permanenti).

Se esiste una DSU ancora in corso di validità è possibile scegliere di utilizzarla per caricare automaticamente i dati relativi ai componenti del nucleo familiare, gli assegni al coniuge e quelli per il mantenimento dei figli, dati su disabilità o non autosufficienza, possesso di autoveicoli o altri beni.

La composizione del nucleo familiare

Così avete generato il modello da compilare. A questo punto dovete dichiarare la composizione del nucleo familiare: trovate compilata solo quella di chi sta facendo la dichiarazione, ma cliccando su “inserisci soggetto” potete completare l’anagrafica di ogni componente (per questo serve avere a portata il loro suo codice fiscale).

Nella sezione “dati riscontro” dovrete inserire il numero e la scadenza della tessera sanitaria, i dati reddituali presi dal 730, dal modello Redditi o dalla Certificazione Unica qualora la persona in questione non avesse presentato nessuno dei due modelli di dichiarazione, infine i dati del patrimonio mobiliare esistente al 31 dicembre 2018.

Prima di passare alla sottoscrizione del nucleo familiare dovete compilare i dati del modello base in cui vanno indicati l’indirizzo di residenza familiare, alcune informazioni particolari in caso di figli minori e eventuali dati riferiti alle prestazioni specifiche che sono state scelte in fase di creazione del modulo, quali prestazioni universitarie o per minorenni.

Come ottenere l’Isee precompilato

L’Agenzia delle Entrate deve fornire riscontro positivo sui dati inseriti e solo dopo questa verifica potete accedere alla DSU precompilata con i dati di competenza dell’Inps. Cliccando su “sottoscrivi”, l’Inps rilascia il protocollo della dichiarazione e la ricevuta di presentazione.

Cliccando su “completa” avete terminato la vostra DSU e potete finalmente ottenere l’attestazione Isee. Fortunatamente l’Inps verifica in tempo reale la presenza di tutti i dati necessari per elaborare l’attestazione Isee e ve la fornisce direttamente.